Studenti Rete e Udu marceranno venerdì 28 ottobre 2011 insieme a Roma, come segno di protesta e di solidarietà intergnerazionale. Riportiamo di seguito le argomentazioni dei due movimenti studenteschi.
Per anni questo governo ha cercato di convincerci che il problema dei giovani fossero gli anziani. Tante volte abbiamo sentito esponenti di questo governo rispondere al problema della precarietà, dell’assenza di prospettive e di futuro per i giovani di questo Paese, contrapponendo padri e figli e cercando di scatenare una guerra fra poveri.
Ci riempie di rabbia poter pensare che la soluzione di questo governo all’assenza di una politica di welfare e d’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro sia togliere soldi ai nostri genitori e ai nostri nonni, gli stessi che pagano le nostre tasse scolastiche e universitarie sempre più alte, le nostre case in affitto, il nostro sostentamento quando non riusciamo a trovare un impiego, gli stessi insomma che subiscono l’assenza di una risposta politica, di borse di studio, di gratuità della scuola pubblica, di alloggi, di mense, il ripiego all’unico welfare rimasto, quello familiare.
È per questo che cogliamo l’appello dei pensionati e delle pensionate dello Spi Cgil a scendere in piazza con loro domani, non per sola solidarietà, ma perché siamo convinti che solo una battaglia comune, l’unità fra generazioni, fianco a fianco nelle piazze, possa essere la risposta a un governo che vuole soltanto dividere, frammentare e contrapporre.
Dopo la manifestazione di venerdì 28 ottobre, alle 14, saremo davanti al Ministero dell’Istruzione a Roma, con un presidio di studenti da tutta Italia, contro la nuova riforma del diritto allo studio.
