Studenti bloccati all'estero, il fondo che tutela i viaggiatori: "Necessarie risorse pubbliche per urgenze di questo tipo"

Continua il calvario per gli studenti (spesso minorenni) rimasti bloccati all’estero spesso senza sapere se concluderanno o meno gli scambi di studio effettuati quest’anno o previsti per il prossimo. Non bastava la pandemia in corso, oltre il covid anche il fallimento di Sts Education, leader nel settore degli scambi di studio, ha reso l’esperienza di questi giovani studenti un calvario di incognite. “A più di due settimane dall’annuncio di fallimento di Sts non sappiamo ancora nulla”, a parlare è Anna, madre di un ragazzo che attualmente è bloccato dal lockdown in Inghilterra. “Non sappiamo che fine hanno fatto i nostri soldi, a chi dobbiamo versarli o se dobbiamo dire ai nostri figli che l’anno che dovevano studiare all’estero è saltato”, dice Giulio, padre di una ragazza che sarebbe dovuta partire per fare un anno di college negli Stati Uniti.

“Dall’esame dell’ultimo bilancio (quello del 2019 Ndr.) non sono state riscontrate anomalie. E nessuna informazione ci è stata fornitada Sts anche se avrebbe dovuto per Regolamento e Statuto del Fondo”, ci scrive in una nota il fondo ASTOI, associazione che riunisce i tour operator e che subentra alla mancata esecuzione di un pacchetto turistico con le risorse stanziate in casi di insolvenza del tour operator. STS Educational srl è la filiale italiana di STS Education, un’organizzazione internazionale che si occupa dal 1958 – la prima STS (Student Travel School) è nata in Svezia – di scambi scolastici e vacanze studio. Anche se gli scambi avevano subito dei rallentamenti durante la prima fase della pandemia, erano ripresi in vari Paesi a partire dall’estate. Poi il 16 ottobre l’annuncio di fallimento di alcune filiali in europa. E la casa madre svedese cambia nome. I creditori e le aziende che si appoggiano non ricevono fondi da Sts, fondi già versati dai clienti; come se una coltre di nebbia si improvvisamente scesa su tanti ragazzi e ragazze lontani da casa.

“Abbiamo appreso la notizia direttamente dalle famiglie – scrivono da ASTOI – e avviato un dialogo con la country manager di STS Education Srl Italia. Dialogo bloccato bruscamente da STS della stessa società”. L’azione dell’organizzazione si fa sempre più opaca. “Non hanno manifestato la volontà di cooperare con il Fondo, in un momento cruciale per la società stessa, – sottolineano da ASTOI – poiché la nostra funzione non è quella di sostiturci all’organizzatore e al suo obbligo di assistenza ai viaggiatori (soprattutto se minorenni)”. Insomma il Fondo non dovebbe sostituirsi all’assistenza di famiglie e ragazzi che non sanno come agire, dovrebbe solo fornire le risorse ad STS per occuparsi di loro mentre aspetta il curatore fallimentare. Ma così non sta avvenendo: “Con la pandemia in atto e la volontà di quei genitori che vogliono far proseguire ai propri figli il percorsi avviato, in via eccezionale il Fondo sta provvedendo, ove ve ne siano i presupposti, a fornire anticipatamente ai gestori le somme richieste dai fornitori per consentire la prosecuzione del soggiorno”. Mentre il Fondo dovrebbe limitarsi a far rientrare i ragazzi e poi rimborsare le famiglie.

Non solo. Il fondo provvederà a fornire anche il biglietto di rientro se il contratto lo prevede. “Per ora hanno richiesto il nostro intervento un centinaio di famiglie ma aumentano di giorno in giorno”, fanno sapere da ASTOI. E la situazione varia in base al Paese. “In Irlanda e Gran Bretagna le famiglie ci hanno avvisato che STS non ha provveduto a saldare i fornitori locali dei servizi ai ragazzi”. Una situazione spinosa e da ASTOI lanciano un appello: “Auspichiamo una rapida presa di coscienza da parte delle autorità competenti circa la necessità di stanziare con urgenza fondi pubblici dotati di risorse adeguate a fronteggiare future crisi generate dalla pandemia in atto”.

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  1. Buonasera, anch’io sono una mamma che ha bonificato ad STS HighSchool un bel po’ e poi si ritrova con un email di fallimento e dopo il silenzio da parte di tutta STS.
    Siamo in tanti che vorremmo sapere quando e se i nostri soldi (mi accontenterei anche dell 80%) veranno restituiti !!!.
    La rabbia si aggiunge in quanto i nostri ragazzi si perdono un esperienza molto importante per la loro crescita a 360°.
    Vorremmo essere presi in considerazione visto che i bonifici sono entrati nelle loro casse (scusate la franchezza !).
    Attendiamo risposte
    Grazie

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