Studente ha due 4 in pagella e la scuola non lo ammette alla maturità. Il Tar ribalta tutto: potrà fare gli esami

I giudici amministrativi della Puglia hanno ribaltato il giudizio del consiglio di classe permettendo l’ammissione agli esami di Stato dell’alunno. “Solo due insufficienze, seppure gravi, non legittimano l’esclusione”.

Due insufficienze, seppur gravi, non bastano per non ammettere uno studente all’esame di maturità. A scriverlo con la sentenza n. 741/2022, come riporta il Sole 24 Ore oggi in edicola, è stato il TAR della Puglia che si è pronunciato sulla vicenda di uno studente che aveva riportato “4” in due materie e che, secondo il consiglio di classe, non aveva recuperato il debito formativo del primo quadrimestre, né consegnato gli esercizi assegnati per casa durante l’anno scolastico.

Ad aggravare la sua posizione e quindi a motivare la decisione dei docenti di non ammetterlo agli esami di maturità anche il fatto che l’alunno avesse frequentato le lezioni “senza continuità”, dimostrando capacità generali e competenze elaborative ritenute non accettabili. Inoltre, sempre secondo il consiglio di classe, la sua partecipazione al dialogo educativo era stata “passiva” o al più “superficiale”.

Una “pagella” che però i giudici amministrativi hanno completamente ribaltato considerando i giudizi espressi dai docenti troppo “severi”. Nella sentenza che ha permesso al ragazzo di accedere all’esame di maturità, infatti, i giudici hanno sottolineato che “un così rigoroso giudizio complessivo avrebbe dovuto essere preceduto da verifiche più adeguate e profonde anche in virtù del fatto che si era in presenza di risultati molto positivi raggiunti in altre materie. E ciò anche circa l’adeguatezza degli strumenti e dei criteri di valutazione utilizzati dai docenti nelle materie nelle quali lo studente aveva riportato le insufficienze: se o poco parametrati ai bisogni specifici dello studente, se o poco conformi alle previsioni del Pei. Tutto ciò anche tenuto conto delle difficoltà generali e delle ricadute sulla proficua frequentazione scolastica piombate sugli studenti a causa della pandemia da Covid”.

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