Strage del Connecticut, gli esperti cercano il genoma maligno del killer

 A distanza di due settimane dalla strage presso la Sandy Hook Elementary School di Newtown in Connecticut, i massimi esperti tentano di dare una spiegazione alle gesta di Adam Lanza, il 20enne che armato entrò  nella scuola elementare e uccise 26 persone, 20 delle quali, bambini.

Wayne Carver, Medical Examiner del Connecticut, ha contattato i genetisti dell’università del Connectiut chiedendo loro l’analisi del DNA di Lanza. Si apre così la caccia al “gene del male” o, quantomeno, a un’anomalia genetica che possa almeno in parte spiegare il comportamento di Lanza. Ora sarà compito di questo studio, il primo di questo genere mai condotto su un pluriomicida, cercare di far luce sulla vicenda.

Subito dopo la strage, si era fatta strada l’ipotesi che a guidare le azioni dell’assassino vi fosse la sindrome di Asperger, una forma di autismo, spiegazione bocciata dagli esperti del settore. Ora sarà compito di questo studio, il primo di questo genere mai condotto su un pluriomicida, cercare di gettar luce sulla vicenda.  Un comportamento che, agli occhi degli spettatori della vicenda, non ha giustificazioni razionali.

Intanto, a distanza di quasi un mese dal tragico evento, lentamente si sta tornando alla normalità. Ieri infatti, è stato il primo giorno di scuola per i bambini sopravvissuti al massacro: le classi riapriranno domani ma in un altro edificio, non quello macchiato del sangue di 20 piccoli scolari e sei delle loro maestre.

Il corpo di Adam Lanza invece, è stato sepolto in una località segreta.

Giovanna Padalino

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