Stop alla fuga dei cervelli, arrivano al sud i messaggeri della conoscenza

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La fuga dei cervelli va in soffitta e ad archiviarla saranno i 113 docenti che dall’estero arriveranno per un periodo ad insegnare nelle universita’ italiane del Sud e poi, sempre per alcuni mesi, porteranno gli studenti italiani nei loro atenei, in un circolo virtuoso che potrebbe coinvolgere almeno 2.000 studenti e avere ricadute positive su almeno 10.000.

Sono questi numeri e metodo dell’iniziativa ”Messaggeri della conoscenza” voluta dai ministri per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Francesco Profumo, e per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca. ”Abbiamo archiviato concetto e metodo della fuga dei cervelli”, ha detto Profumo. ”Adesso – ha aggiunto – si puo’ pensare a Messaggeri globali della conoscenza con una funzione di coesione fra Paesi e conoscenze diverse”. Con l’iniziativa Messaggeri della conoscenza, ha detto ancora, ”abbiamo costruito un ponte che, se funzionaera’, potra’ essere proseguito”.

Per Barca ”L’obiettivo e’ fare del Sud una tappa significativa per lo sviluppo”. Dei 5,3 milioni stanziati per il progetto, finora ne sono stati utilizzati 4,3 (mettendo a disposizione il milione restante per un’eventuale estensione) per i 113 progetti (selezionati da 350 proposti) presentati da altrettanti docenti, che andranno a insegnate nelle universita’ delle Regioni della Convergenza (Campania, Calabria, Puglia, Sicilia). Dei 113 docenti, 42 sono italiani che insegnano in universita’ estere. Per la maggior parte sono statunitensi (48), spagnoli (41), britannici (33) e francesi (31). Potrebbero arrivare in Italia tra fine anno e l’inizio del 2014.

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