Stage e tirocini, ecco le nuove regole

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Si fa finalmente chiarezza sui requisiti per lo svolgimento in regola di tirocini e stage extracurriculari.
La Conferenza Stato-Regioni ha spiegato le linee guida della riforma, alle quali le aziende dovranno adeguarsi per evitare di incorrere in sanzione. Regole che i neolaureati e tutti coloro che intendano fare un tirocinio devono assolutamente conoscere, per avere una maggiore consapevolezza dei loro diritti.

Le norme non sono, però, valide per quegli stage che si effettuano durante la frequenza di scuole, master, corsi di specializzazione e periodi di pratica professionale, nonché per l’accesso alle professioni legate agli Ordini (i praticantati) e per i tirocini transnazionali, estivi o per gli stage per stranieri inseriti nelle quote di ingresso.
Si è arrivati a questo importante passo in avanti, grazie ad una sentenza storica della Corte Costituzionale, che aveva dichiarato illegittima la normativa esistente in materia fino a quel momento.

Con la nuova riforma, si è stabilito che, per quanto riguarda i compensi, il tirocinante o lo stagista debba ricevere almeno 300 euro lordi al mese, anche se le singole Regioni hanno sostenuto di voler fissare il minimo a 400 euro. Si è distinta la Toscana che invece vuole elevare il compenso a ben 500 euro.
Per coloro che infrangeranno la legge, ci saranno sanzioni amministrative dai mille ai seimila euro.

Si è fissato, poi, anche un limite per la durata degli stage e dei tirocini.
Si tratta di 6 mesi per neodiplomati e neolaureati, di 12 per i disoccupati e gli inoccupati e di 24 per i diversamente abili.

Alla scadenza, dovranno scattare altre forme contrattuali previste dalla Riforma del Lavoro.
Ancora un’altra restrizione, per quanto riguarda il numero di tirocinanti che potranno essere presenti sui luoghi di lavoro.
Per i PMI fino a 5 dipendenti: massimo 1 tirocinante o stagista;
Per i PMI da 6 a 20 dipendenti: massimo 2 tirocinanti o stagisti;
Per i PMI oltre i 20 addetti: un numero pari al 10% dei lavoratori assunti a tempo indeterminato.

Si vietano gli stage per mansioni a bassa specializzazione (dunque, dovremmo poter dire basta a stage per fare anche il gelataio). La riforma sembra essere chiara anche nei confronti di quei datori di lavoro che assumono gli stagisti solamente per risolvere problemi di organico nei periodi di grande attività lavorativa o per sostituire lavoratori in malattia, in maternità o in ferie.
Prima di poter prendere uno stagista, quelle aziende che hanno licenziato del personale o che hanno in corso procedure di cassa integrazione, dovranno aspettare un anno.

AZ

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