Sparatoria con vittime in Regione. Il movente: un finanziamento negato

 

Una macchina della polizia

A Perugia sono ancora in corso le indagini della polizia per stabilire le cause della tragica sparatoria di stamattina negli uffici della Regione Umbria nel palazzo del Broletto in piazza del Bacio, zona stazione, dove hanno sede diversi Assessorati.

Sul posto il magistrato e la polizia scientifica stanno svolgendo i sopralluoghi del caso, ascoltando testimoni e raccogliendo ogni elemento utile per ricostruire l’accaduto. L’arma utilizzata è una pistola. L’uomo che ha sparato, uccidendo le due impiegate della Regione e poi togliendosi la vita, sarebbe un piccolo imprenditore di Perugia, di circa 40 anni.

Sul movente, tra le ipotesi al vaglio degli investigatori c’è quella che l’uomo avrebbe agito per vendetta dopo che gli era stato bloccato un finanziamento da circa 100mila euro. Ma ogni pista è ancora al vaglio. La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini sta tornando a Perugia da Roma, dove stava partecipando alla direzione del Pd.

I FATTI

Un uomo è entrato stamani negli uffici della Regione  e ha ferito a colpi d’arma da fuoco due impiegatie. Si sarebbe poi suicidato con la stessa arma

Secondo le prime ricostruzioni della polizia la tragedia sarebbe avvenuta all’interno del palazzo del Broletto, nei pressi del centro della città, non lontano dalla stazione ferroviaria. All’interno dell’edificio, come scrive l’Ansa, si trovano numerosi uffici di vari assessorati.

Sul posto sono immediatamente intervenute le forze dell’ordine.  Secondo quanto riferito da alcuni testimoni l’uomo avrebbe gridato a più riprese “Mi avete rovinato”.

 

 

 

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