Sostenibilità, l’Università di Bologna prima tra gli atenei italiani e terza in Europa

Pubblicata la classifica annuale del Times Higher education impact rankings che valuta l’impatto sociale e l’impegno sulla sostenibilità ambientale degli atenei. L’Alma Mater, per il quarto anno consecutivo, è prima in Italia e conquista anche la terza posizione in Europa. Dopo di lei la Sapienza di Roma e il Sant’Anna di Pisa. Ma a livello mondiale siamo fuori dalla top 100.
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L’Alma Mater di Bologna si conferma tra gli tenei più sostenibili e inclusivi in Europa, il primo in
Italia. È l’esito della classifica ‘Times Higher education impact rankings‘, che valuta l’impatto delle Università sul tessuto sociale e il loro impegno per lo sviluppo sostenibile. Per il quarto anno consecutivo, l’Alma Mater di Bologna è al primo posto in Italia e si conferma al terzo posto in Europa, dopo l’Università di Coimbra (Portogallo) e l’Ateneo di Aarlborg (Danimarca) mentre a livello mondiale è 172esima.

Il ranking include quest’anno 1.406 Università di tutto il mondo, in aumento rispetto alle 1.115 dello scorso anno. L’Alma Mater migliora il punteggio generale, che passa da 92,8 a 93,1, e ottiene il 37esimo posto a livello assoluto. La Western Sidney University si conferma leader mondiale.

Per quanto riguarda gli altri atenei italiani subito dopo Bologna nella classifica nazionale si è posizionata l’Università Sapienza di Roma, al terzo posto la Scuola Sant’Anna di Pisa seguita dal San Raffaele di Milano, la Statale, Milano Bicocca, Tor Vergata e Brescia, Pavia, Politecnico di Milano, l’università di Trento e quella di Ferrara.

“L’Alma Mater può essere orgogliosa dei suoi record e dei suoi posizionamenti internazionali, ma deve mirare al bene della società prima che alla scalata dei ranking- ha commentato il rettore Giovanni Molari– e tuttavia, fra le tante classifiche che ci premiano a livello nazionale e internazionale, questa ci dà una soddisfazione particolare, perché riconosce il nostro impegno su temi fondamentali e valori profondi del nostro grande Ateneo pubblico: la formazione inclusiva, la sostenibilità ambientale, la promozione dei diritti umani, la riduzione delle disuguaglianze”.  

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