È l’Università Sapienza di Roma a guidare la classifica delle università statali per qualità e quantità della
ricerca, mentre quella di Padova e la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste sono prime per la valorizzazione dei giovani. A sancirlo è la Valutazione della Qualità della Ricerca italiana (Vqr), i cui risultati sono stati presentati dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur).
Si tratta del bilancio della produzione scientifica degli istituti di formazione e ricerca relativo al periodo compreso tra il 2015 e il 2019. La valutazione si basa sull’analisi, da parte di ben 11.000 esperti, di oltre 180.000 pubblicazioni scientifiche prodotte da 65.000 ricercatori di 134 istituzioni, di cui 98 università. Il risultato è una decina di classifiche stilate sulla base di indicatori fondamentali, come qualità, quantità, capacità di dare spazio ai giovani ricercatori.
“La Vqr, ben prima di essere vista come una ‘classifica’, è uno strumento che serve a orientare il sistema nazionale della ricerca in un contesto multidisciplinare e con diverse voci da considerare”, ha commentato la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. Per il presidente dell’Anvur, Antonio Uricchio, un’attenzione particolare è stata data alle ricerche dedicate alla cosiddetta Terza missione, “ovvero verso le attività che si rivolgono ai territori e vedono le Istituzioni come centro per lo sviluppo sociale, economico e culturale del Paese”.
A guidare la lista delle università statali sulla base sia della qualità che della quantità della ricerca è la Sapienza di Roma seguita da quelle di Bologna, Milano, Padova, Federico II di Napoli e Torino che in base agli indicatori presi in considerazione si alternano nelle posizioni da podio. Prime per quanto riguarda il ruolo dei giovani, tra le università statali ci sono quelle di Padova, seguita dalla Statale di Milano (prima
per la qualità della ricerca tra i grandi atenei), con Trento a guidare il gruppo di atenei leggermente più piccoli, mentre la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste è prima nella classifica che misura il peso della ricerca fatta dai giovani, seguita a breve distanza da Gran Sasso Science Institute Gssi), Scuola Alti Studi di Lucca e Scuola Superiore Sant’Anna. che tra le scuole speciali si posiziona anche come la più prolifica per produttività scientifica.
Tra le università private quella con il più alto punteggio per qualità e quantità della ricerca è la Bocconi di Milano, mentre l’analoga classifica relativa agli enti di ricerca vede primeggiare il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) seguito dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
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