Sono 460 mila i bambini e ragazzi che studiano in 17 mila classi con più di 25 alunni. Un problema che è concentrato soprattutto nelle scuole superiori, dove il 7% delle classi è in sovrannumero, con le maggiori criticità nelle regioni più grandi come la Lombardia (con 1889 classi over 25), l’Emilia-Romagna (1131) e la Campania (1028).
I dati sulle cosiddette “classi pollaio” arrivano dal XIX rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza nelle scuole, presentato oggi. Cittadinanzattiva chiede, tra le altre cose, lo stop alle classi in sovrannumero, la costituzione del’Anagrafe dell’edilizia scolastica, il controllo dell’uso dei fondi del Pnrr, di proseguire le verifiche di vulnerabilità e le indagini su soffitti e solai, di mettere fine ai seggi negli istituti in occasione delle elezioni. Inoltre, sono 17.343, pari al 43% del totale, le scuole in zone ad elevata sismicità.
“Il Presidente della Repubblica, all’inaugurazione dell’anno scolastico a Pizzo Calabro, ha affermato che questo sarà un anno speciale per la scuola. Lo potrà essere, a nostro avviso, solo se le istituzioni nazionali, regionali e locali svolgeranno responsabilmente e con competenza il proprio ruolo, garantendo trasparenza nel processo, nella scelta dei progetti e negli investimenti riguardanti il sistema educativo e scolastico – ha spiegato Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva – Lo potrà essere soprattutto, se le istituzioni avvieranno processi partecipativi con tutti gli attori della scuola per individuare le scelte via via necessarie, gli interventi più urgenti a partire dalle esigenze specifiche espresse dalle comunità scolastiche locali. Ciò fino ad oggi non è stato fatto. Solo con percorsi condivisi, certamente più faticosi ma indispensabili, sarà possibile garantire una implementazione efficace e generativa dei progetti e degli investimenti previsti e la sfida per una scuola di tutti e per tutti sarà vinta” ha concluso Bizzarri.