Come se non bastasse, da solo, il ricordo di quei terribili momenti, quando le Torri Gemelle di New York vennero giù per l’impatto di due aerei dirottati dai terroristi. Per i soccorritori, gli abitanti della zona sud di Manhattan e tutti coloro che hanno assistito e partecipato all’avvenimento più doloroso della storia recente degli Usa, la salute è ancora oggi in pericolo.
Lo dimostra un’analisi condotta da esperti dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) e della Columbia University, che appare sulla rivista ‘Jama’: secondo gli esperti, (che analizzano dati relativi al 2006-2007) anche a distanza di sei anni dalla distruzione del World Trade Center queste persone hanno ricevuto nuove diagnosi di asma o di stress post-traumatico.
Robert Brackbill dei Cdc e i suoi colleghi hanno analizzato l’incidenza di due delle principali condizioni patologiche riscontrate nelle persone che hanno assistito al crollo, appunto asma e disturbi post-traumatici. Lo hanno fatto utilizzando i dati relativi a oltre 71 mila persone dal World Trade Center Health Registry, il più grande database post-disastro mai compilato negli Stati Uniti.
La situazione che è emersa «segnala come sia possibile, anche dopo sei anni, trovarsi davanti a nuove diagnosi di disturbi mentali e respiratori, che possono ‘esplodere’ se non adeguatamente individuati e trattati. Fino a oggi gli studi scientifici si erano fermati a uno o due anni dopo l’evento, ma gli effetti a lungo termine devono essere approfonditi accuratamente», sottolineano i ricercatori.
Manuel Massimo