Siena riparte dalla cornetta. L’ateneo simbolo del dissesto finanziario muove i primi passi verso un piano di risanamento e lo fa tagliando le bollette del telefono. Il Consiglio di amministrazione ha infatti deliberato interventi di riconfigurazione del sistema telefonico dell’ateneo, “che permetteranno nell’esercizio finanziario 2009 un risparmio di 257 mila euro, a fronte di un investimento una tantum di 35 mila euro”.
“In particolare – fanno sapere dall’ateneo – tramite un’apposita gestione del traffico telefonico in uscita dal palazzo del Rettorato, e attraverso l’utilizzo di un dispositivo Gsm-box, che verrà interfacciato alla rete telefonica mobile, sarà possibile un abbattimento dei costi di circa il 60%”. %. Il Gsm-box è infatti un dispositivo che consente di convertire le telefonate da fisso a cellulare, in telefonate da cellulare a cellulare, ottenendo un netto miglioramento delle tariffe telefoniche.
Questi primi provvedimenti in materia di gestione delle infrastrutture della comunicazione dell’Ateneo fanno parte di un piano più ampio di razionalizzazione della spesa per questa voce, per la quale il direttore amministrativo Emilio Miccolis ha avviato una fase di monitoraggio dell’intera rete di comunicazione integrata (telefonia, dati e servizi multimediali).
“L’obiettivo – spiega un comunicato dell’ateneo – è quello di arrivare entro pochi mesi a una riprogettazione del sistema di comunicazione, basata interamente su nuove tecnologie. Ciò consentirà, grazie a una globale razionalizzazione, l’ulteriore significativa riduzione della spesa, oltre a un miglioramento del servizio. Tale razionalizzazione già prevede la realizzazione di tre progetti: la cessazione immediata dei canoni delle linee Isdn e dell’assistenza su apparati obsoleti; un’analisi approfondita dell’intera infrastruttura telefonica dell’Università di Siena, comprensiva anche delle sedi decentrate nel territorio; l’adozione e la diffusione di software libero nell’ateneo.
In particolare, quest’ultimo progetto, che porterà entro due anni all’adozione diffusa di software non coperti da licenze, permetterà un risparmio di 26 mila euro per il 2009 e di 111 mila euro per il 2010. Questi progetti, che sono stati presentati al Consiglio di amministrazione dallo stesso direttore amministrativo, hanno avuto l’approvazione unanime dell’assemblea. Sempre in tema di implementazione del piano di risanamento, il direttore amministrativo, insieme al professor Giuseppe Catturi, delegato del Rettore all’Organizzazione dei servizi amministrativi, ha presentato le linee guida preliminari alla riorganizzazione della pianta organica. La riorganizzazione prevista mirerà alla realizzazione di un modello di struttura semplice, chiaro, compatto, capace di favorire efficienza ed efficacia dei processi”.
Non solo Siena riparte dall’efficienza delle comunicazioni. Proprio in questi giorni infatti il ministro dell’innovazione Renato Brunetta ha siglato un protocollo d’Intesa con l’ateneo di Roma Tre in un piano di digitalizzazione degli atenei italiani.
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