SESSO 2.0: come e’ cambiata la sessualità tra i giovani?

I dati Save the Children e SIGO segnalano una situazione pericolosa

“Ciao, come ti chiami?
Alessia, tu?
Marco. Alessia ti fai vedere nuda in cam?
Beh, se mi fai una ricarica al cellulare si ma solo per qualche minuto.
Mmm… non ho molti soldi, 10 euro va bene?
Ok, ti do il mio contatto msn”

Quella appena descritta è una delle situazioni tipo tra i giovani dai 15 ai 22 anni. Ragazze che si vendono facilmente per una ricarica o che lo fanno per puro esibizionismo. E’ il sesso 2.0, una rete sconfinata che spazia fino agli angoli più remoti e perversi della pornografia. I dati elaborati da Save the Children Italia la dicono lunga: il 40% dei giovani guarda in rete immagini o video a sfondo erotico, il 22% ha avuto rapporti sessuali con persone conosciute in chat, il 14% manda in rete proprie foto di nudo e il dato peggiora se si pensa che di questo 14%, il 10% è composto da ragazzi con meno di 15 anni. Una situazione che, dobbiamo dirlo, sta sfuggendo al controllo di tutti i parental control e applicazioni connesse.

La visione deviata della sessualità oltre a causare problemi alla vita sessuale futura di questi giovani, costituisce un fenomeno pericoloso per una società già povera di valori. L’accesso ai contenuti erotici è alla portata di tutti, è molto facile aggirare gli ostacoli anagrafici imposti dai siti web, specialmente per una generazione dove il computer è un amico fidato. In una recente conferenza organizzata dalla SIGO, Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia dal titolo “Adolescenti, sesso, internet e tv comportamenti virtuali e rischi reali”, sono emersi alcuni dati sulla maternità under 19: in Italia ogni anno sono circa 4.700 le gravidanze tra le baby-mamme, il numero di aborti in questa fascia di età è impressionante, circa 10.400. Questi fenomeni sono alcuni tra le maggiori cause di dispersione scolastica. L’abbandono degli studi è, infatti, quasi contemporaneo alla scoperta di una gravidanza indesiderata sia nella scuola che nelle università con conseguenze negative sulla formazione personale, culturale e professionale degli individui.

Martina Gaudino

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