Scuole vietate alle ragazze in Afghanistan: sui social è protesta contro i Talebani

Proteste sui social network contro la decisione del regime islamico di chiudere le aule scolastiche alle donne. Stamane il portavoce dei Talebani aveva assicurato: “Presto le ragazze potranno tornare a scuola”.

“Non andiamo a scuola senza le nostre sorelle”. Con questo slogan, scritto su alcuni cartoncini improvvisati, bambini e ragazzi afgani stanno manifestando in queste ore la loro solidarietà – tramite video e foto diffuse sui social media – alle compagne, finora escluse dai Talebani dal ritorno in classe. Diversi studenti hanno già aderito alla campagna astenendosi dal partecipare alle lezioni. “Le donne sono metà della società. Non andrò a scuola finché non sarà aperta anche alle ragazze”, ha spiegato il 18enne Rohullah, come riporta il Wall Street Journal.


Da sabato scorso, i sedicenti studenti coranici hanno riaperto gli istituti scolastici esclusivamente per studenti e docenti maschi, scatenando dure proteste interne e indignazione a livello internazionale. Stamani, il portavoce dei Talebani, Zabihullah Mujahid, ha promesso che il rientro in classe delle ragazze, evitando sempre le classi miste, avverrà “il più presto possibile”.

Nei giorni scorsi il governo talebano aveva deciso di chiudere il ministero per gli Affari Femminili per sostituirlo con quello della Promozione della virtù e la Prevenzione del vizio. Una mossa che sembra essere rivolta a tentativo di cancellare i progressi raggiunti dalla società afghana negli ultimi vent’anni per riportarla alla teocrazia islamica rigida e intollerante che caratterizzò il primo Emirato talebano tra il 1994 e il 2001.

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