Scuola, quel prof di Ferrara che insegna col rap

E’ tra i quattro docenti vincitori di “Atlante, Italian Teacher Award”, il premio di Repubblica ai progetti più innovativi. Marco Toscano insegna all’Ipsa Ercole d’Este: “La mia è una missione”
“Non lasciare che la vita vinca te, ti osservo”. Oppure “non è normale che sia normale”, la violenza alle donne. E comunque “capaci di reagire a questo modo di agire” in riferimento alla mafia. I ragazzi cantano al ritmo di un rap. E la poesia, la scrittura, insieme alla loro capacità di avere qualcosa da dire al mondo, si trasformano in video che “bucano la classe”, oltrepassano i confini della scuola.
Così il professore di Lettere Marco Toscano, 41 anni, lucano trapiantato nel ferrarese, ha cominciato a fare lezione: Leopardi, certo. Ma poi in classe, soprattutto al pomeriggio e pure alla domenica, ha sollecitato i suoi studenti del professionale Copernico-Carpeggiani, istituto all’interno dell’Ipsia Ercole I d’Este di Ferrara, ad alzare lo sguardo dal banco. Ha acceso in loro la passione di imparare.
In che modo? Con il progetto chiamato The New Poets, che promuove la poesia, la musica, la danza e le arti visive e favorisce l’integrazione degli alunni più fragili. Per questo il docente ha vinto l’edizione 2019 di “Atlante, Italian Teacher Award”, è stato premiato ieri all’auditorium Santa Cecilia di Roma. E’ tra i quattro insegnanti giudicati migliori, quelli che fanno la differenza.

“Non è normale che sia normale”: gli studenti di un liceo vendono online un rap contro la violenza alle donne

Il progetto è nato da una sollecitazione di un suo ex alunno, giovane rapper, sei anni fa. Lo ha chiamato in classe sollecitando i suoi studenti: “Scriviamo un rap? Su cosa?”. Silenzio. Il prof cambia registro e domanda: “Che cosa vi fa arrabbiare di più?”. Un alunno risponde: “Prof, io mi arrabbio quando mi chiamano marocchino…”. Nasce il primo video, musicato, scritto e cantato dai ragazzi: si chiama “La nostra rivolta (la Poesia sfida il razzismo)”. Poi ne arriva un altro sul bullismo, e ancora sulla mafia, sui disturbi dell’apprendimento e contro la violenza alle donne il cui titolo “Non è normale che sia normale” viene ripreso dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna nella campagna contro i femminicidi.
“Hanno imparato a scrivere versi e a mettersi in gioco”, spiega il professore. “Ora vengono da me e mi dicono: prof mi mette alla prova? Si è creato un fermento culturale bellissimo nella scuola, il mio sogno è creare una rete per allargare questo progetto ad altri istituti, da Barcellona, dove lavora il mio ex studente, alla Basilicata”.
Marco Toscano è di ruolo da 12 anni, una bimba piccola e due gemelli in arrivo: “Per me la scuola è una missione e ho scelto un professionale perchè credo di poter dare qualcosa ai ragazzi che più hanno bisogno. Cosa? Hanno bisogno di maestri di strada”.
Il premio, dice, “mi gratifica, vuol dire che la strada è quella giusta: c’è bisogno di innovazione nella didattica e che esperienze positive siano conosciute e riconosciute. Con questi video musicale insegno arte, musica, poesia, tecniche digitali. Ma anche integrazione. Ai miei studenti dico sempre: dobbiamo fare i rapper giusti, lanciare messaggi positivi, di impegno sociale. Ti seguono, con il loro linguaggio trasformo i contenuti da trasmettere loro”.
larepubblica

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