Scuola, firmato il decreto sui prof di sostegno: ci saranno 29mila posti. Le prove dal 4 al 7 luglio

Via libera della ministra Bernini all’avvio dei nuovi percorsi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico. Ci sono tremila posti in più. Prevista la riserva del 35 per cento dei posti per i docenti con 36 mesi di servizio che accedono direttamente alla prova scritta.

Sono oltre 29mila i posti totali disponibili per il nuovo ciclo – l’ottavo – di specializzazione dei docenti per il sostegno didattico: tremila in più rispetto al precedente anno accademico. La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini ha firmato il decreto n. 694 che autorizza l’avvio dei nuovi percorsi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per i docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado.

La novità dell’VIII ciclo è la riserva della quota del 35% per gli insegnanti con almeno 36 mesi di servizio sul sostegno didattico negli ultimi cinque anni. La misura è stata introdotta di concerto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito (decreto interministeriale numero 691 del 29 maggio 2023). Per questi docenti è anche prevista l’ammissione diretta alla prova scritta.

I candidati, per accedere ai percorsi delle Università, dovranno superare un test preselettivo – una o più prove scritte o una prova pratica – e una prova orale. Gli aspetti organizzativi e didattici dei percorsi di formazione saranno disciplinati dagli stessi atenei con propri bandi. Le prove preselettive si terranno dal 4 al 7 luglio prossimi per tutti gli indirizzi della specializzazione per il sostegno.

Il calendario in dettaglio prevede il 4 luglio 2023 lo svolgimento della prova per la scuola dell’infanzia. Il giorno dopo, il 5 luglio, quella per la primaria mentre il 6 luglio toccherà alla scuola secondaria di I grado. Il 7 luglio invece si chiuderà la sessione con la prova per la scuola secondaria II grado.

Le università, invece, dovranno concludere i percorsi di specializzazione entro il 30 giugno 2024.

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