Scandalo al liceo, gli ispettori assolvono la preside: “Nessuna violazione del codice disciplinare”

Tanto rumore per nulla: non ci sarà nessun provvedimento disciplinare contro Sabrina Quaresima, la preside del liceo Montale di Roma, accusata da un suo studente di aver avuto una relazione sessuale con lei. Gli ispettori mandati dall’Ufficio scolastico regionale del Lazio non hanno accertato nessuna violazione del codice disciplinare.

Tanto rumore per nulla: sembra essersi risolta con una bolla di sapone la vicenda della presunta love story tra preside e studente al liceo Montale di Roma. L’ispezione disposta dall’Ufficio scolastico regionale del Lazio non ha ravvisato nessuna violazione al codice disciplinare.

“Questo Ufficio ha recentemente avviato una ispezione amministrativa presso il Liceo classico ‘E. Montale’ di Roma, a tutela di tutta la comunità scolastica e per verificare le segnalazioni alle quali la stampa nazionale ha dato ampio risalto – recita la nota dell’Usr inviata oggi agli organi di stampa – L’ispezione, ora terminata, non ha accertato violazioni del codice disciplinare, per cui questo Ufficio non avvierà procedimenti né adotterà provvedimenti disciplinari“.

Sembra così giunta al capolinea il presunto scandalo che per giorni ha monopolizzato le prime pagine dei giornali e le trasmissioni tv di tutta Italia all’interno del liceo romano con la preside dell’istituto, Sabrina Quaresima, che era stata accusata da uno studente del suo istituto di aver avuto una relazione sentimentale cominciata nei giorni dell’occupazione della scuola e terminata in modo piuttosto brusco a marzo.

La dirigente scolastica, che ha negato sempre qualsiasi coinvolgimento, si è dovuta difendere anche dalle accuse dell’opinione pubblica dopo la pubblicazione di stralci delle chat diffuse dallo studente dove si faceva riferimento, tra l’altro, ad una relazione anche sessuale tra i due. Una versione che Sabrina Quaresima ha sempre smentito sostenendo che le conversazioni tra lei e il ragazzo fossero state sempre e solo incentrate su temi scolastici e mai personali.

La conclusione con un nulla di fatto dell’ispezione dell’Ufficio scolastico regionale arriva all’indomani della direttiva dell’Associazione nazionale presidi sullo stop alle chat tra docenti e studenti, ritenuti strumenti di confronto “non adeguati”. Una decisione che prendeva spunto proprio dal caso del liceo Montale.

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