Save the children: in Puglia figli senza laurea

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”Mi hanno rubato la terza media”: e’ quanto scritto su una vetrofania, tra le tante, affisse a Bari, nella centrale piazza del Ferrarese, dai volontari di Save the Children sulle vetrine dei negozi per lanciare l’allarme infanzia. Iniziative simili sono in corso in numerose citta’ italiane. Il 69% dei genitori pugliesi afferma di aver dovuto fare i conti con la crisi. E poverta’ economica, spesso significa anche poverta’ d’istruzione, secondo i dati diffusi oggi.

Un cruccio per tanti genitori della Puglia e’ l’ammissione (per il 30% di madri e padri) di non poter pagare l’universita’ ai propri figli, i quali dovranno trovarsi un lavoro per contribuire alle spese (secondo il 18% dei genitori intervistati), oppure bisognera’ ricorrere a un prestito (12%). Secondo il 19% dei genitori i propri figli termineranno gli studi con il solo ciclo secondario superiore, e per il 3% non si potra’ andare oltre la scuola dell’obbligo. Per far fronte alla crisi in Puglia – riferisce la volontaria di Save The Children, Agnese Curri – l’84% dei genitori ha ridotto le spese per il tempo libero, per il vestiario (74%) e per le attivita’ sportive e ricreative dei figli (44%), ma anche per la spesa alimentare (32%).

Il 29% ritiene che i propri figli avranno piu’ difficolta’ di loro e, per piu’ di 1 genitore su 5, dovranno andare all’estero.

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