Russia, scuole in tilt: gli insegnanti sono al fronte o fuggiti. Avvisi di mobilitazione consegnati in classe

Gli insegnanti sono diventati introvabili e le scuole rischiano la chiusura secondo quanto denuncia il sindacato.

Cattedre vuote, materie cancellate dal programma e scuole a rischio chiusura. In Russia gli insegnanti sono diventati introvabili: sono al fronte o sono scappati all’estero per evitare la chiamata della mobilitazione parziale. E così il sistema di istruzione sta andando in tilt.

A denunciare la situazione è il il segretario del sindacato degli insegnanti Uchitel, Yuri Varlamov, che ha confermato che in alcuni istituti, la mancanza di insegnanti ha raggiunto un punto critico: non è rimasto più nessuno a insegnare. “Ogni settimana, in diverse scuole 100-200 ore di lezione sono senza insegnanti, non ci sono neanche supplenti. In alcuni casi, vengono cancellate materie dal programma. Migliaia di ragazzi sono senza professori” riporta il sito di notizie indipendente Verstka. 

Un problema che riguarda anche le scuole private che quest’anno hanno visto un boom di iscrizioni perchè tante famiglie hanno voluto evitare ai figli le lezioni di patriottismo imposte nelle scuole pubbliche. Ma anche questi istituti sono a rischio chiusura per la carenza di insegnanti. 

Insegnanti in fuga

Andrey, insegnante di fisica di 39 anni in una scuola privata di San Pietroburgo, aveva deciso di rimanere in Russia anche dopo l’inizio della guerra in Ucraina, era un sacrificio che era disposto a fare. “​​Noi insegnanti siamo rimasti in Russia dopo il 24 febbraio per preparare i bambini. Dopotutto, quando il regime cambierà, tutto questo ricadrà sulle loro spalle”, ha dichiarato al sito Verstka . Ma quando Putin ha annunciato la mobilitazione il 21 settembre, il rischio è diventato troppo grande. La notte del 24 settembre Andrey ha attraversato a piedi il confine tra Russia e Georgia. Secondo lui l’80% dei suoi colleghi sta pianificando di fuggire o di nascondersi. La scuola privata dove insegnante potrebbe essere costretta a chiudere.    

Il sindacato degli insegnanti sta richiedendo degli esoneri alla mobilitazione, ma fino ad ora non sono stati concessi. Ad un professore di Kpzyrevsk, nella Penisola della Kamchatka,l’avviso di richiamo al fronte è stato consegnato a scuola, davanti alla moglie (che insegna nello stesso istituto) e alla classe. Un altro docente che insegnava inglese in un istituto della regione di Yamalo Nenets, ha deciso di lasciare il Paese dopo aver appreso che gli insegnanti non sarebbero stati esclusi dalla mobilitazione. Una volta partito, ha appreso che tre colleghi della sua scuola erano stati mobilitati.

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