Oggi tocca a Roma. Alle prese con il Quizzone sono i ragazzi capitolini, che si preparano, dopo la festività di San Pietro e Paolo, ad affrontare l’ultimo scritto. La speranza è quella di una prova “fattibile”, come l’hanno definita ieri i loro colleghi in tutta Italia.
“Più facile del previsto” è infatti il commento unanime degli studenti che hanno affrontato la terza prova scritta dell’esame di Maturità, il cosiddetto “quizzone multidisciplinare”, con il quale si sono cimentati in 500.000. Per molti l’esame si preannunciava difficile, ma le tre prove hanno smentito i primi sondaggi.
Anche la terza prova viene quindi promossa dai maturandi, che non nascondono di aver anche copiato. Ma lo scritto si è rivelato veramente facile in quasi tutte le scuole, specialmente perché nella maggior parte dei casi sono stati riproposti gli argomenti più trattati nel corso degli anni. Infatti, a differenza delle precedenti due prove scritte, le domande per il quizzone le ha decise la commissione esaminatrice e non il ministero dell’Istruzione.
La prova, a discrezione dei professori, offre numerose opportunità di scelta: può richiedere allo studente la sintesi di un argomento, oppure presentare quesiti a risposta multipla o singola. Una prassi che però potrebbe cambiare: il ministro Mariastella Gelmini, infatti, ha in mente per gli studenti dell’ultimo anno delle superiori un esame più “europeo” e pensa di affidare all’Invalsi (Istituto per la valutazione del sistema d’istruzione) la messa a punto di una prova, uguale per tutti, basata su test a risposta multipla con l’obiettivo di garantire omogeneità di giudizio su tutto il territorio nazionale.
Intanto i maturandi 2009/2010 tirano un sospiro di sollievo e all’unanimità sottolineano che l’ unico “neo” è stato il tempo. L’ultima prova scritta degli esami di maturità per molti è stata “una corsa contro il tempo”. Il bilancio degli scritti rimane comunque positivo. Ora tocca agli orali, anche se la data di inizio è a discrezione delle singole commissioni.
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