Roma: studenti occupano residenza universitaria: “E’ una situazione indegna”

studenti occupano residenza A. Ruberti

Roma – Studenti occupano una residenza universitaria gestita dall’Ente per il diritto allo studio Laziodisu. È successo stamattina, quando una sessantina di manifestanti dei collettivi universitari hanno deciso di fare irruzione nella residenza A. Ruberti, in via Cesare De Lollis 20, una traversa che costeggia le mura della città universitaria de La Sapienza.

Nella sede dello studentato occupato, infatti, sono più di 100 i posti letto disponibili ma non assegnati. Nel comunicato emanato dai collettivi occupanti si legge: “110 posti della suddetta ala (la residenza “A. Ruberti” ndr) dovevano essere assegnati agli aventi diritto entro il primo trimestre del 2013. In luogo della mancata esecuzione del bando Laziodisu, studentesse e studenti, trovandosi in condizioni di indigenza hanno maturato la decisione di riappropriarsi dei loro diritti a partire da quei posti alloggio chiusi, non sfruttati e promessi ormai da tempo. In base ai dati raccolti sulla situazione del diritto allo studio nella Regione Lazio è emerso che ad oggi ancora 906 studenti meritevoli e privi di mezzi si trovano nell’impossibilità di accedere ai benefici costituzionalmente previsti per sostenere il proprio percorso di studi”.

Ma non sono solo questi 110 posti ad essere al centro delle rivendicazioni studentesche, come si legge nel comunicato, infatti: “In particolar modo nel Lazio, regione che conta decine di migliaia di iscritti alle università e che ospita l’ateneo più popoloso di Europa, si assiste allo smantellamento del sistema del welfare studentesco; dalla costruzione di residenza universitarie in zone distanti dagli atenei di appartenenza (con il conseguente problema della mobilità), ai ritardi sui pagamenti delle borse di studio fino alla beffa dell’affitto ai privati di alloggi pubblici destinati agli aventi diritto. 554 sono i posti alloggio negati e che la Regione può immediatamente mettere a disposizione degli studenti”.

I manifestanti hanno annunciato che rimarranno ad occupare la residenza fino a quando non riceveranno assicurazioni di contromisure adeguate all’emergenza da parte della Regione Lazio. Nel frattempo hanno indetto per questa sera, alle ore 18.30, un’assemblea pubblica a cui sono invitati tutti gli studenti.

“Riteniamo indegna questa situazione”, dichiara Valerio idoneo non vincitore, “è impensabile che uno studente privo di mezzi e meritevole si ritrovi a non poter programmare il proprio futuro e a vedersi togliere un diritto essenziale come quello dello studio”.

“Come prevedevamo, il debito della Regione nei confronti di Laziodisu ha ormai portato al permanere della sperequazione del diritto allo studio”, afferma Grazia e continua: “Non abbiamo intenzione di fermarci, vogliamo che sia rimesso al centro del dibattito pubblico il tema mobilità sociale e ci impegneremo a protestare contro questa situazione con tutte le nostre forze”.

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