Mentre in Italia l’ipotesi di un rinvio del ritorno a scuola dopo le vacanze di Nale si fa sempre più improbabile, nonostante il pressing delle Regioni, nel resto d’Europa la situazione sembra essere molto simile a quella che si sta delineando in Italia.
Scuole riaperte oggi in Francia per un rientro dopo le vacanze all’insegna dell’incertezza per l’impatto senza precedenti sui contagi della variante Omicron. I rischi principali, oltre ad un’ulteriore diffusione del virus (negli ultimi giorni i contagiati sono stati oltre 200.000 ogni
24 ore) sono la chiusura delle classi e il rischio di contagio per gli insegnanti, con conseguente assenteismo di massa.
Sul piano del protocollo sanitario, non ci sono grandi cambiamenti, a parte le regole per le scuole elementari: il ministro dell’Educazione nazionale, Jean-Michel Blanquer, ha deciso il rafforzamento del “contact tracing” per i bambini, con l’obbligo di sottoporre gli studenti più giovani a 3 tamponi in 4 giorni dopo l’individuazione di un caso di positività nella loro classe. Il rientro sui banchi “avverrà su presentazione di un risultato negativo”, ha precisato il ministro. Il governo, di fronte alle preoccupazioni dei sindacati e del personale, ha respinto l’appello giunto da più parti per il rinvio di una settimana della riapertura dopo le vacanze di Natale