Ricerca: presentato Horizon Europe. Il ministro Messa: “L’Italia sta cambiando passo”

Presentato il programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione, organizzato dal MUR in collaborazione con l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea.

“Sulla Ricerca il clima in Italia sta cambiando. Lo dimostra la giornata di oggi, dove presentiamo Horizon Europe, un programma che riveste per noi un’importanza cruciale. Il Programma si è evoluto nel corso degli anni e oggi è uno strumento che servirà non solo ad accrescere le capacità dell’Unione europea e dei suoi Stati membri nella competizione globale, ma anche a riequilibrare i territori, a dare possibilità di crescita sociale e culturale, oltre che scientifica, ai centri e alle periferie, grazie alle occasioni di collaborazione e di stimolo tra realtà differenti”. Così il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, intervenendo all’evento di lancio nel nostro Paese di Horizon Europe, il nuovo Programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione, organizzato dal MUR in collaborazione con l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea. All’appuntamento ha preso parte, tra gli altri, la Commissaria UE Mariya Gabriel.

“Da questo programma ci aspettiamo di assistere a un progressivo miglioramento dei risultati della ricerca italiana e ci impegniamo a mettere in campo riforme e misure che servano anche a migliorare le condizioni di partenza, per fare in modo che i nostri ricercatori possano esprimersi al meglio e portare anche al di fuori dei confini nazionali il proprio contributo di innovazione, di idee e di creatività”. “I cittadini ed il loro benessere sono al centro di Horizon Europe – ha aggiunto il Ministro Messa – concepito anche per stimolare nuove idee e forme di innovazione che siano sempre più etiche, responsabili e sostenibili, che possano avvicinare sempre più le società agli obiettivi di prosperità, affrontando gli ostacoli del presente e preparandole a quelle future”.

Secondo il Ministro dell’Università e della Ricerca, “un uso intelligente delle risorse di Next Generation EU può contribuire in maniera significativa a migliorare lo stato della ricerca in Europa, a farle fare un salto qualitativo nei processi di innovazione e di digitalizzazione. Ed è importante anche – sottolinea – che si continui ad insistere sulla cooperazione internazionale. È nella tradizione dell’Italia considerare la collaborazione con i Paesi terzi un ottimo canale diplomatico, oltre che un importante strumento di accrescimento reciproco”. “L’importanza che viene attribuita alla ricerca e all’innovazione, nella proposta di PNRR italiano, è pervasiva. Ci auguriamo, quindi, che queste risorse, insieme a quelle del Programma quadro, del PNR e dei fondi strutturali – conclude il Ministro Messa – aiutino ulteriormente a dare una nuova linfa all’intero sistema, in modo che i miglioramenti che saranno sostenuti grazie ad esse divengano strutturali”.

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