Rene al posto della milza, trapianto record a Torino

Un rene al posto della milza. Un’altra conquista della trapiantologia, che raggiunge un nuovo traguardo e restituisce a una bambina di 6 anni una vita sana e normale. È la prima volta al mondo.
Parliamo di una bimba che dalla nascita non ha potuto bere né urinare, in dialisi per una rarissima anomalia dello sviluppo del rene.
Era già stato tentato un trapianto di rene nel 2014, purtroppo fallito: il nuovo organo non aveva ripreso a funzionare. Un ulteriore trapianto risultava problematico: sia per la complessità del collegamento vascolare con la piccola ricevente, sia per la necessità di reperire un organo particolarmente compatibile. Non solo: dato che la dialisi richiede un accesso vascolare per consentire la purificazione del sangue tramite la macchina, le anomalie vascolari della piccola presentavano anche il rischio di non poter più avvalersi di vasi adeguati, mettendone a rischio la vita.
Nella notte tra il 9 e il 10 dicembre la svolta: la bimba è stata trapiantata. Per poter creare lo spazio necessario per il nuovo rene, è stata applicata una tecnica chirurgica innovativa: asportazione della milza e impianto del rene sui vasi della stessa milza lungo il loro decorso dietro al pancreas. L’uretere del rene trapiantato è stato poi impiantato direttamente sulla vescica. In sala operatoria erano presenti i chirurghi Romagnoli, Tandoi, Merlo e Sedigh e gli anestesisti Andruetto e Crucitti e la dottoressa Licia Peruzzi, responsabile clinica del trapianto renale pediatrico.
La bambina ora ha ripreso ad urinare immediatamente e finalmente a bere: dopo pochi giorni in terapia intensiva nel reparto trapianti di fegato delle Molinette verrà a breve trasferita nuovamente al Centro di trapianto renale del Regina Margherita.
La piccola paziente ora sta bene e non vede l’ora di ricominciare una nuova vita. “Un miracolo, mia figlia ha avuto il regalo di Natale più bello, ora può finalmente cominciare a vivere. Ora potrà essere una bambina normale ” dice mamma Laura che vive con la piccola a Mondovì in provincia di Cuneo.
“Questo intervento conferma che il sistema dei trapianti in Italia è un’eccellenza.” commenta Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti. “Aver dimostrato la fattibilità e la sicurezza di questo intervento potrebbe essere di grande utilità in futuro per altri bambini con lo stesso problema.” conclude.
Al link è disponibile la video intervista di La Stampa-Torino al chirurgo Renato Romagnoli che ha effettuato l’operazione.

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