Quasi mezzo milione di euro in più per lo staff del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: è quanto prevede un emendamento presentato dall’ex sottosegretario leghista Rossano Sasso e che in queste ore sta facendo gridare allo scandalo. Non tanto per la cifra che il ministro avrà a disposizione per consulenti o collaboratori ma perché quei soldi arriveranno direttamente da un fondo per la didattica istituito dalla legge della Buona Scuola del 2015. Insomma, un vero e proprio regalo di Natale.
Floridia (M5S): “Priorità sono altre”
“Dopo gli insulti agli studenti, ora gli toglie risorse per darle ai consulenti. Altro che merito! Il ministero dell’Istruzione e della vergogna” ha commentato Peppe Provenzano, vicesegretario del Partito democratico. “È assurdo – ha aggiunto Barbara Floridia, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato – Incredibile poi che a fare una proposta simile sia Rossano Sasso, che come me ha rivestito il ruolo di sottosegretario all’istruzione e dovrebbe sapere bene che le priorità della scuola sono ben altre che aumentare lo staff alla diretta collaborazione del ministro”.
Le accuse del PD
“Non solo taglieranno il 10 per cento delle scuole nei prossimi due anni, ma ora sottraggono – senza alcune vergogna – risorse a attività didattica e offerta formativa, per aumentare gli staff del Ministro Valditara. Ed è inutile che si affannino a smentire: è tutto scritto nero su bianco. Sono molto gravi queste scelte e chiariscono che dall’ultima volta che hanno governato -quando il centrodestra tagliò 8 mld alla scuola – nulla è cambiato. Continuano a usare l’istruzione come un bancomat per fare cassa. Faremo un’opposizione durissima contro scelte scellerate che penalizzano studenti, docenti, personale scolastico e famiglie” è l’attacco di Simona Malpezzi, presidente dei senatori del Pd.
La replica del Ministero
“In riferimento alle notizie diffuse riguardo alle spese per la diretta collaborazione, il ministero dell’Istruzione e del Merito precisa che le cifre impiegate sono pienamente in linea con quelle delle gestioni precedenti. Inoltre, nella Legge di Bilancio non solo non è previsto alcun taglio di risorse alla scuola, ma sono stati deliberati incrementi per ben 650 milioni di euro” è la posizione ufficiale di Valditara che però non è entrato in merito dell’accusa mossa dalle opposizioni di aver sottratto risorse per la didattica dal fondo istituito nel 2015 dall’allora governo Renzi.
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