Record di poveri nel 2013: oltre 4 mln, ma la flessibilità aiuta i giovani

CHINA-STOCKS-DROP (CN)

Meno occupazione, produttività stagnante e pressione fiscale particolarmente elevata, il tutto seguito da minor consumi. Dal 2007 ad oggi l’economia Italia ha registrato un peggioramento continuo in questi settori, anche se la maggiore flessibilità introdotta nel mercato del lavoro in Italia tra il 2004 e il 2007 ha prodotto qualche beneficio in termini di riduzione della disoccupazione giovanile. Questo raccontano gli ultimi dati presentati da Confcommercio, in occasione della prima giornata del Forum di Cernobbio.

Se si guarda alla Spagna la situazione dell’Italia è soltanto un po’ meno grave: in Campania e Sicilia la disoccupazione giovanile era nel 2011 più prossima al 45 che al 40%. La Germania, nei casi peggiori, è a un terzo dei nostri valori. E’ del tutto chiaro, quindi, che la crisi economica confina ormai con la crisi sociale.

“Abbiamo alle spalle il peggiore anno dell’Italia repubblicana in termini di caduta dei consumi e l’intonazione delle attese di cittadini, lavoratori e imprese, non è certo favorita dall’attuale clima politico. E’ diffusamente riconosciuto che la crisi del paese ha cause lontane, poco affrontate, senz’altro non risolte”. Così commenta i numeri della ricerca, il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella.

Al centro dell’indagine ritorna poi il tema del lavoro: nel nostro Paese su 100 persone ne lavorano 38; sono oltre 49 in Germania. Priorità irrinunciabili per l’Italia dovrebbero quindi essere: l’alternanza scuola-lavoro, la flessibilità in entrata tramite un nuovo apprendistato efficace, la revisione dei contenuti e delle modalità dell’istruzione superiore per creare o riformare gli istituti professionalizzanti.

Confcommercio riporta l’attenzione, poi, sul contratto di apprendistato formativo e professionalizzante che in Germania sta riducendo la disoccupazione giovanile persino durante la recessione globale. “Questa – si sottolinea nella ricerca – è la dimostrazione che un mercato del lavoro funzionante è il migliore ammortizzatore sociale di cui oggi si possa disporre”.

 

 

 

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