Question time, Gelmini alla Camera

questiontime.jpgL’università italiana è oggi alle prese con parecchi problemi di carattere gestionale/finanziario. Su tutti: governance, diritto allo studio e reclutamento dei docenti. Proprio questi sono stati i temi trattati nel primo pomeriggio a Montecitorio, nel corso del question time. Per rispondere alle domande dei parlamentari era presente in Aula il ministro di Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini che ha dichiarato: “C’è bisogno di una semplificazione delle procedure decisionali all’interno degli atenei”.
L’onorevole Giuseppe Drago (Udc), rivolgendosi al ministro, ha posto un interrogativo sui prossimi provvedimenti che il governo intende presentare in materia di università, auspicando peraltro un maggiore coinvolgimento da parte del Parlamento: “In questa legislatura non è stato possibile affrontare insieme i temi dell’università e della ricerca vista la decretazione d’urgenza emanata dal governo, culminata nel voto di fiducia. Quale disegno di legge intende presentare su queste materie?”.
Nelle priorità del ministro Gelmini e del governo c’è innanzitutto la riforma del sistema gestionale degli atenei: “Rivedere la governance rappresenta un’urgenza, per questo presenteremo un disegno di legge che fissi alcuni punti essenziali, all’insegna del binomio autonomia-responsabilità”. Per quanto riguarda il diritto allo studio “sono state istituite borse di studio per tutti gli aventi diritto” e “sono stati stanziati 70 milioni per le residenze universitarie”.
Il rilancio del sistema universitario, secondo il ministro Gelmini, passa per una maggiore mobilità studentesca: “Bisogna dire sì alla mobilità degli studenti e no alle micro-sedi sotto casa che gravano sui bilanci degli atenei. Credo che oggi ci siano le condizioni per rilanciare il sistema universitario”.
L’onorevole Drago ha preso atto della volontà del ministro e dell’importanza attribuita al trinomio “governance – diritto allo studio – meritocrazia”, dicendosi pronto a collaborare in questo rinnovato spirito costruttivo, rilevando però anche le tare del presente: “Il sistema universitario è arrivato a un limite di criticità rispetto al quale non possiamo andare oltre. Centrale è la tematica della programmazione: non solo accademica ma anche territoriale”.

Manuel Massimo

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