Quando meno te lo aspetti

Quando meno te lo aspetti è il titolo dell’ultimo libro dell’Assessore all’università Guido Trombetti

Quando meno te lo aspetti è il titolo dell’ultimo libro dell’Assessore all’università e ricerca scientifica della Regione Campania, Guido Trombetti presentato in un contesto fuori dagli schemi presso la FNAC di via Luca Giordano al Vomero.

A presentare la prima pubblicazione di genere narrativo insieme a Trombetti, il giornalista Pier Paolo Petino, il Presidente di Campania Innovazione Giuseppe Zollo e l’attore e cantante partenopeo Sal Da Vinci. Otto capitoli di emozioni e ricordi tra vecchi compagni di scuola che si ritrovano intorno ad un evento doloroso. Sullo sfondo una Napoli tra gli anni Cinquanta e Sessanta, attorno al vecchio Serraglio e l’Orto botanico, nei luoghi degli amori “molesti” di Elena Ferrante, quattro compagni di scuola si perdono per ritrovarsi trent’anni dopo e fare il bilancio di esistenze che la vita ha compiuto “quando meno te lo aspetti”.

“Non sono qui nella veste d’illustre docente – ha esordito scherzosamente il prof. Zollo – ma come amico di Guido che ad ogni sua fatica letteraria mi chiede di leggere con gli occhi del suo barbiere, ovvero di colui che ha bisogno di leggere parole semplici che arrivino al cuore. Ho avuto la fortuna di vivere questo libro, faccio parte di quella cerchia di persone a cui sottopone i testi a tutte le ore del giorno della notte” ha spiegato il presidente scatenando un simpatico teatrino con l’assessore tra i racconti di sms notturni per incitare l’altro a leggere le mail in arrivo. Uno stile pragmatico, tipico dei grandi matematici quello dell’autore che, con densità di sentimenti ama far vivere i personaggi di vita propria, senza dare linee guida precise. Citando Woody Allen, il prof. Zollo ha affermato: “La realtà deve tradursi in emozione ed è quello che Guido fa nella vita e che ha fatto attraverso questo testo”.

Sal Da Vinci, giocando con la pragmaticità dell’assessore ha dichiarato: “Esaltare in poche parole un concetto è come dar vita ad un sentimento che ha ritmo e questo mi ha colpito molto”. Dopo un excursus sulla vita di attore e cantante e sul “lavoro istintivo” di Da Vinci, l’assesore e gli altri ospiti hanno discusso di teatro e amore per l’arte affermando che “il modo per odiare il teatro è fare l’abbonamento”.

Petino si è detto molto colpito da uno dei personaggi del libro, ovvero una ragazza che ogni giorno cambia il colore del mondo. A tal proposito Trombetti ha spiegato: “Ognuno di noi può dipingere il mondo come più gli piace. E’ una metafora della vita, è come quando al mattino ci alziamo e ci accade una cosa bella o brutta in grado di cambiare la giornata, anche una semplice tazza di caffè”.

Non è mancata una riflessione su Napoli quando il giornalista ha chiesto all’assessore se questa città può/deve essere ottimista; Trombetti ha affermato: “Io sono ottimista per natura. Napoli, seppur in crisi, conserva dentro di se tante risorse e tanta intelligenza, deve essere ottimista”.

Martina Gaudino

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