In Campania il futuro dell’innovazione è in rete

Il futuro del mondo della ricerca e delle imprese in Campania sarà più competitivo con “Campania Innovazione”

Il futuro del mondo della ricerca e delle imprese in Campania sarà più competitivo con “Campania Innovazione”, l’agenzia per la promozione della ricerca e dell’innovazione della Regione Campania approvata lo scorso 29 aprile dalla Giunta regionale su proposta del Presidente Stefano Caldoro.

Obiettivo del progetto, co-finanziato dall’Unione Europea e promosso dall’Assessorato regionale all’Università e alla Ricerca Scientifica attraverso Campania In.Hub, lo sportello informativo su politiche regionali, nazionali, europee, opportunità e bandi, è costruire un sistema integrato di strutture, infrastrutture e centri dedicati alla ricerca.

“Per chi fa impresa è sempre più difficile sostenere da solo i rischi connessi all’innovazione tecnologica mentre i ricercatori difficilmente riescono, da soli, a colmare il percorso che va dall’ideazione alla realizzazione di un prodotto” spiega l’Assessore alla ricerca scientifica Guido Trombetti.“La costituzione dell’Agenzia per l’innovazione è un passo fondamentale per l’organizzazione della ricerca e dell’innovazione in Campania – continua l’Assessore – il suo obiettivo è la creazione di una connessione tra il mondo della ricerca e le imprese, una coordinazione che facilita la competitività, la finanza per l’innovazione, il trasferimento tecnologico e la partecipazione a programmi europei e networking internazionale”.

Una prima azione, nella direzione della costruzione della rete, è stata già intrapresa con il lancio di due avvisi pubblici rivolti ai mediatori e agli esperti dell’innovazione: una chiamata a raccolta per diverse tipologie di player, strutture ed esperti, che costituiranno l’ecosistema innovativo in Campania.

In Campania abbiamo le risorse per fare innovazione – ha dichiarato il prof. Giuseppe Zollo, Presidente della neonata Campania Innovazione al Corriere dell’Università – abbiamo sette università, circa quaranta centri di ricerca per complessivi novemila addetti tra professori, ricercatori, borsisti, dottorandi e tutto il personale che gira intorno ad un progetto di ricerca. Dall’altra parte abbiamo, considerando soltanto le piccole e medie imprese manifatturiere e trascurando le piccolissime imprese artigianali e le grandi imprese, circa 38mila imprese. Questi due mondi però non dialogano, sono sostanzialmente separati in casa. L’agenzia è nata per questo; far dialogare questi due gruppi diversi: ricercatori da una parte e imprenditori dall’altra”.

Largo anche ai giovani e a giovani idee con la rete regionale per l’innovazione che aprirà anche nuove opportunità come spiega infatti il presidente Zollo: “l’innovazione non esiste senza i giovani. Ci vuole una vista di lungo periodo e la capacità di avere progetti ambiziosi, energie, capacità di rischio, di sperimentare vie non battute. Non bisogna essere vincolati ai successi passati ma scoprire nuove opportunità. L’11 aprile è stato aperto anche un bando per ospitare presso Campania Innovazione imprese e idee imprenditoriali nate dai giovani (l’avviso è rivolto a imprese nate da meno di due anni, in uno dei settori strategici della programmazione regionale: ICT, biotecnologie, nuovi materiali, energia, salute, logistica e trasporti, agroalimentare, aerospazio, automotive, energia, salute, sicurezza, ambiente, turismo, tutela dei beni culturali, ndr). Dobbiamo incentivare i giovani a guardare il loro futuro non solo nell’ottica dell’impiego ma a guardare al mercato come luogo dove possono scoprire le loro competenze”.

Ivana Berriola

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