Probabilmente nessuno avrebbe mai immaginato di ridisegnare l’Italia geopolitica eppure la “rivoluzione” delle province pare proprio aver attuato un nuovo modello di Italia. La delibera approvata ieri prevede, in base a criteri basati su abitanti e superficie territoriale di almeno 2.500 chilometri quadrati, un vero e proprio nuovo “look” del Paese.
Saranno 64 su 107 le Province da accorpare, di cui 50 in Regioni a Statuto ordinario e 14 in Regioni a statuto speciale. Le Province salve sarebbero quindi 43 su 107. Tra le maggiori novità, due macro province in Emilia Romagna (una per l’Emilia comprendente Parma, Piacenza insieme a Reggio Emilia e Modena) e l’altra della Romagna (con Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena).
Novità anche nel Lazio con tre nuove province che corrisponderebbero ai territori della Tuscia (Viterbo), della Sabina (Rieti) e del Frusinate (Frosinone e Latina).