Progetto MOMO: la sfida del Car Sharing

Il progetto MOMO (MOre options for energy efficient MObility through car-sharing) di composizione internazionale, mira a sviluppare l’efficienza energetica a minore impatto, attraverso la diffusione del car-sharing.

La sostenibilità ambientale non è solo questione di programmazione politica, ma di consapevolezza del cittadino che con il proprio contributo può supportare la costruzione di un futuro più verde in cui l’oro nero, diminuisce la sua influenza. Ovviamente la cittadinanza attiva rappresenta un supporto che deve essere sostenuta da una concreta ed efficace pianificazione energetica. La ricerca costituisce un passo fondamentale in questa direzione, come ci dimostra il progetto Momo.

Il  progetto MOMO (MOre options for energy efficient MObility through car-sharing) di composizione internazionale, mira a sviluppare l’efficienza energetica a minore impatto, attraverso la diffusione del car-sharing, la condivisione tra i cittadini di una stessa automobile, così da decongestionare il traffico stradale e ampliare la disponibilità dei posti dei parcheggi.

Attualmente In Italia, il servizio di car sharing  comprende 15 città ed è utilizzato da oltre 16 mila utenti.  Finanziato dall’Unione Europea tramite il programma IEE, Intelligent Energy Europe, in partnership con l’ENEA e il Ministero dell’Ambiente, il progetto MOMO è coordinato dalla città tedesca di Brema e vede coinvolti 14 partner provenienti da 8 città europee, tra cui le cui le città italiane del circuito car sharing (ICS).

E’ necessario cambiare l’approccio alla mobilità, spostandosi da una dimensione individuale ad una collettiva. L’auto di cui si fruisce non è di proprietà, ma appartiene ad un’organizzazione che gestisce il flusso dei veicoli: l’utente paga un prezzo fisso e uno variabile legato all’uso.

Il “consumatore” può prenotare il servizio nell’area di parcheggio più vicina. Il metodo nasce in Svizzera ed  è molto diffuso nei paesi del Nord Europa.Il successo dell’iniziativa probabilmente si basa, oltre che sulla sensibilità eco-logica dell’utente, sulla sostenibilità economica  e sull’efficienza del servizio.

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