Product Supply alla Procter&Gamble

procter.jpgLa multinazionale, leader nel settore dei beni di largo consumo, apre le porte a giovani e brillanti ingegneri.
“Il vero contatto con il business è la produzione”, per questo le multinazionali sono sempre alla ricerca di nuovi profili che possano ricoprire al meglio il ruolo di Product Supply. Gianluca Branda – Operation Manager produzione detersivi alla Procter&Gamble – illustra le potenzialità di una figura strategica nell’asset aziendale.
Partiamo dalla parola Product Supply. Cosa si nasconde dietro questo nome?
Il Product Supply è un responsabile della gestione tecnico-organizzativa di unità produttive ad alta tecnologia. Studia, progetta e realizza nuove tecnologie di produzione, organizza i flussi di materie prime e i prodotti finiti mediante sistemi informativi integrati.
Quindi sostanzialmente il ruolo coinvolge la produzione…
In realtà è molto più ampio. Ci sono ingegneri di processo che lavorano direttamente sulla parte produttiva, quindi si occupano della qualità, dell’efficienza delle macchine. Insomma, di quei sistemi che permettono di fornire ogni giorno in modo efficiente il prodotto sul mercato. Ma il ruolo prevede anche altre funzioni sia a livello logistico che manageriale, come il customers service a diretto contatto con le vendite e con il marketing.
Chi sono i candidati ideali?
Una laurea in ingegneria è il prerequisito fondamentale. Non importa poi il settore: gestionale, meccanico, chimico, non abbiamo preferenze.
Come avviene l’inserimento?
Può avvenire in vari modi: o attraverso stage o attraverso assunzioni dirette.
Da cosa dipende?
Dalle nostre esigenze di business. Ogni anno forniamo un ampio numero di stagisti e questo ci permette, a volte, di scegliere direttamente tra loro. Sono persone con cui hai già lavorato e sai come si rapportano nel contesto aziendale. Lo stage è un’opportunità reciproca: il ragazzo inizia a conoscere l’azienda e le sue dinamiche, noi iniziamo a conoscere la persona. Ma non sempre possiamo pescare in questo bacino. In alcuni casi le esigenze aziendali ti portano ad assumere direttamente.
Quanti ingegneri ricercate in questo settore?
Generalmente le ricerche sono sempre aperte, specialmente nello stabilimento di Pomezia.
Le opportunità, comunque, si generano continuamente e una volta raggiunta una certa esperienza la prospettiva ulteriore è quella di crescere e svilupparsi in un ambiente internazionale stimolante. Tutto questo rientra in un processo di pianificazione dello staff a livello manageriale.
Ci sono problemi a reperire Product Supply?
Effettivamente sì. Una parte del problema deriva dal fatto che i nuovi laureati tendenzialmente preferiscono ricoprire ruoli nell’area marketing o nella gestione logistica. L’ingegneria gestionale tende ad allargare il ventaglio e la parte logistica inizia ad avere un ruolo base. Ma non bisogna dimenticare che chi sceglie l’area produttiva all’inizio ha un ruolo prettamente tecnico, il cosiddetto ingegnere di processo, per poi passare, nell’arco di due anni, alla piccola gestione di gruppi fino a diventare caporeparto.
E nella Procter&Gamble?
Un ragazzo che entra in questo settore – dopo circa tre anni – gestisce reparti che hanno più di 100 persone e i budget monetari sono molto alti. Ovviamente per fare questo bisogna avere prima di tutto un’ottima conoscenza tecnica.
Come fare per candidarsi?
Sul sito www.pgcareers.com è possibile trovare tutte le informazioni necessarie.

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