Premio Socialis:responsabilità sociale nel lavoro

In Italia, la responsabilità sociale d’impresa è cresciuta in maniera significativa, il Premio Socialis mira al ponte tra università e impresa.

Nelle loro tesi citano Milton Friedman, Muhammad Yunus, Amartya Sen, Henry Ford, Gandhi, ma soprattutto propongono una nuova interpretazione del sistema organizzativo delle imprese e della società, puntando ad un futuro più sostenibile perché attento al sociale e alle risorse umane. Sono i giovani laureati di tutte le università d’Italia cui si rivolge il Premio Socialis, al via per l’VIII edizione.
In Italia il fenomeno della responsabilità sociale d’impresa è cresciuto negli ultimi anni in maniera significativa tanto che oggi, secondo l’ultima indagine di SWG per l’Osservatorio Socialis, 7 aziende su 10 si impegnano in settori come la cultura, l’ambiente, il sostegno umanitario, l’attenzione alle risorse interne, con un flusso di finanziamenti che quest’anno sfiora il miliardo di euro.
Il Premio Socialis è nato con lo scopo di costituire un ponte tra università e impresa, individuare e ‘sperimentare’ figure professionali con competenze specifiche e pronte ad entrare nel mondo del lavoro. Mette a disposizione dei vincitori l’opportunità di svolgere uno stage presso alcune aziende sostenitrici particolarmente attente al tema quali Barilla, MerckSerono, Novartis, Obiettivo Lavoro, BAT Italia, Novo Nordisk, o anche presso onlus come CIPSI e Lega del Filo d’Oro.
Nell’edizione 2010 sono 14 i patrocini istituzionali: Presidenza del Consiglio, Camera dei Deputati, Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero degli Esteri, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero della Gioventù, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente, Tutela del Territorio e Mare, CNEL, AIDP, Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Roma, Unioncamere.
“Il Premio Socialis è un’occasione concreta per giovani talenti – spiega Roberto Orsi, Presidente di Errepi Comunicazione e Direttore dell’Osservatorio Socialis – che possono portare il loro contributo ad un nuovo modo di intendere il lavoro, dove l’attività di CSR sarà  sempre più integrata nella gestione aziendale”.
I numeri delle prime 7 edizioni del Premio Socialis: 440 le tesi partecipanti al concorso, 70 Atenei di provenienza dei lavori, 32 aziende sostenitrici, 18 istituzioni patrocinanti, 50 vincitori, con titoli come “Strumenti per un’impresa etica”, “Profit e non profit”, “La sostenibilità dell’impresa”, “La CSR nella gestione del personale”, “La reputazione nella gestione della crisi organizzativa”, “Ambiente e clima di lavoro”, “Il giornalismo non profit”, “Dallo stato sociale al capitalismo sociale”.
I temi legati al risparmio delle risorse, all’impegno sociale d’impresa e al rapporto tra profit e non profit sono destinati a mantenersi alla ribalta per lungo tempo e rappresentano, oggi più che mai, uno dei terreni di discussione che coinvolgono maggiormente società civile, governi, industrie e associazioni non profit.
Il fenomeno della CSR, la cosiddetta Responsabilità Sociale d’Impresa, è stato oggetto di analisi, studi, iniziative, fin dalla pubblicazione del Libro Verde del 2001 da parte della Comunità Europea.
Oltre il 69% delle imprese con più di 100 dipendenti (7 aziende su 10) si impegna nel sociale e investe nella CSR (circa 1 miliardo di €  il flusso dei finanziamenti nel 2010 rispetto ai 450 milioni di euro del 2001) (Indagine SWG per l’Osservatorio Socialis di Errepi Comunicazione/2010).
L’impresa sociale impiega in Italia oltre 300 mila persone in 15.000 aziende, per un giro d’affari di 10 miliardi di €
Il fenomeno del volontariato coinvolge oltre 5 milioni di italiani. Sono 45 gli atenei italiani con insegnamenti che ruotano intorno al tema. L’indagine Errepi Comunicazione/SWG 2009 intitolata “Tendenze di sviluppo e diffusione della Responsabilità Sociale in ambito imprenditoriale ed accademico”  effettuata sempre su un campione rappresentativo delle Aziende italiane con oltre 100 dipendenti, ha sottolineato come oltre l’81% di queste imprese ritiene essenziale investire in sviluppo delle risorse umane e formazione di figure professionali nell’ambito della responsabilità sociale e dello sviluppo sostenibile, e reputa fondamentale una diffusione della cultura del sociale anche in ambito universitario.
Per partecipare alla VIII edizione del Premio Socialis è necessario inviare copia della tesi di laurea entro il 12 novembre 2010 alla segreteria organizzativa, presso Errepi Comunicazione, Via Arenula, 29, 00186 ROMA. Copia integrale del bando nel sito www.premiosocialis.it.
Possono partecipare solo i lavori pubblicati dopo il 1° gennaio 2007.

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