Precari, la Cgil sbotta: “Troppi punti irrisolti. Ministero ci convochi per evitare caos a settembre”

Preoccupazione per i nodi irrisolti che riguardano supplenze e copertura delle cattedre. Il sindacato chiede un confronto immediato in vista del nuovo anno.

Troppe criticità, tutte irrisolte e che rischiano di vanificare il lavoro fatto fino a questo momento: per questo i precari della scuola della Cgil chiedono una convocazione urgente al Ministero dell’Istruzione. “Le graduatorie per le supplenze sono piene di errori e abbiamo la necessità di criteri e indirizzi nazionali sulle procedure per effettuare le correzioni – spiega la Federazione Lavoratori della Conoscenza della Cgil – C’è poi il decreto che dovrebbe regolamentare la fase 2 del concorso straordinario: ovvero come si abilitano gli idonei e che tipo prova dovranno sostenere i vincitori. C’è il tema del VI ciclo TFA con un numero di posti, 6 mila, che abbiamo più volte dichiarato insufficiente e ci sono le dichiarazioni della ministra Messa che ha valutato una capacità formativa delle università pari a 20 mila posti, per attivare i quali però, attendiamo che il Ministero dell’Istruzione a richieda l’autorizzazione al MEF”. 

Per la Cgil ci sono “25 mila cattedre scoperte su sostegno e migliaia di specializzati e specializzandi che aspettano di essere assunti. E c’è infine, il tema dei temi: come stabilizziamo i precari con tre anni di servizio e come facciamo ripartire la scuola a settembre senza gli oltre 100 mila posti scoperti?  Sono tutte questioni cogenti sulle quali le lavoratrici e i lavoratori che rappresentiamo meritano risposte, la scuola merita delle risposte. È il momento della concretezza, il ministero ci convochi perché non si può attendere oltre: è in gioco il funzionamento della scuola” concludono.

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