Otto anni senza Giulio Regeni: manifestazioni in tutta Italia per chiedere verità e giustizia

Il 25 gennaio del 2016 il ricercatore italiano scomparve al Cairo. Dodici giorni dopo il suo corpo venne ritrovato senza vita lungo l’autostrada per Alessandria. Il 20 febbraio si terrà la prima udienza del processo contro i quattro 007 egiziani.

Sono passati otto anni dal giorno in cui Giulio Regeni scomparve dal Cairo. Erano le 19.41 del 25 gennaio 2016 quando il giovane ricercatore friulano inviò il suo ultimo messaggio, poi di lui nessuna notizia. Il suo cadavere, torturato, fu ritrovato il 3 febbraio 2016 lungo l’autostrada che collega Il Cairo ad Alessandria.

“Otto anni fa su Giulio iniziava a compiersi ‘tutto il male del mondo’, da otto anni Giulio fa cose insieme a noi. Ora è finalmente tempo che tutti i nodi vengano al pettine” ha scritto su Facebook ‘Giulio siamo noi’ l’account collettivo per continuare a chiedere verità per Giulio Regeni. Il riferimento è al processo davanti alla Corte d’Assise di Roma, che si aprirà il prossimo 20 febbraio a carico dei quattro 007 ritenuti responsabili del sequestro, della tortura e della morte del giovane.

Oggi da Nord a Sud si moltiplicheranno le iniziative per ricordare il giovane ricercatore con molte città che si coloreranno di giallo. A Fiumicello (Udine), suo paese natale, la famiglia Regeni chiamerà a raccolta la comunità nel piazzale dei Tigli per osservare un minuto di silenzio alle 19.41 e dar vita una fiaccolata silenziosa. In programma anche il flash mob “Tutti i nodi vengono al pettine”.  A seguire la camminata dei diritti e una serata con parole, immagini e musica per Giulio.

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