“L’Università di Padova prenda le distanze dal suo docente che ha deciso di difendere chi ha ucciso Giulia Cecchettin”: è la petizione, che in questi giorni ha sfondato il muro delle 200 firme, lanciata qualche settimana fa su internet e che chiede all’ateneo veneto di ribadire la distanza dal professore Giovanni Caruso che esercita anche la libera professione di avvocato e che difende Filippo Turetta accusato di aver barbaramente ucciso la sua ex fidanzata a pochi giorni dalla discussione della sua tesi di laurea.
“È una petizione incredibile. Siamo arrivati a un corto circuito per un Paese democratico: tutti hanno diritto alla difesa, compreso Filippo Turetta. Mai l’Università potrebbe dire al professore Giovanni Caruso, stimato docente che esercita anche la libera professione di avvocato, se può o meno tenere la difesa di qualcuno” ha ribadito la rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli.
“Se davvero l’Università di Padova è vicina alle vittime di violenza e vuole sostenere questa lotta, si renda estranea alla difesa di chi ha commesso un omicidio e la cui colpevolezza è indubitabile” è uno dei passaggi della petizione. Interpellato dall’Adnkronos il professore Caruso preferisce non intervenire, lo fa invece l’ex difensore d’ufficio di Turetta. “Il ruolo dell’avvocato – spiega il legale Emanuele Compagno – non sia confuso con quello responsabile di un delitto. Ritengo, però, che la richiesta di rinuncia al mandato difensivo per l’avvocato Caruso sia inaccettabile, laddove misconosce il diritto di difesa. E ciò anche se la vittima frequentava l’università dove insegna l’avvocato dell’omicida”.
Intanto è fissata per il prossimo 2 febbraio la data in cui l’Università di Padova conferirà la laurea in ingegneria biomedica a Giulia.
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