Gli edifici scolastici del Sud, insieme a quelli delle Isole e del Centro, hanno mediamente necessità di interventi urgenti per una scuola su due, a fronte delle scuole del Nord che ne necessitano solo nel 21,2% dei casi. Lo sostiene il 23esimo rapporto “Ecosistema Scuola” di Legambiente. In Sicilia e Calabria ben una scuola su tre ha necessità di interventi urgenti di manutenzione: nelle città capoluogo, negli ultimi 5 anni non è stato costruito nessun nuovo edificio scolastico.
Sicilia e Calabria le regioni più a rischio
La ricerca restituisce la fotografia sullo stato di salute di 6.343 edifici scolastici, di competenza di 93 comuni capoluogo di provincia (sui 110 esistenti, pari quindi all’85%), frequentati da oltre 1,2 milioni di studenti. In Sicilia e Calabria – dove tutti i capoluoghi di provincia, con la sola eccezione di Caltanissetta, sono in area sismica 1 e 2 – mediamente, nel 65% dei casi non è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. Sul fronte messa in sicurezza, altro osservato speciale è il Centro Italia, colpito dal sisma 2016: negli ultimi 5 anni, denuncia Legambiente, gli edifici in cui sono stati realizzati interventi di adeguamento sismico sono solo il 3,4%. Il tempo pieno è praticato mediamente solo nel 20% delle scuole del Sud e delle Isole, contro una media del 35% delle classi del Centro Nord. Nel Sud Italia una scuola su due non ha palestre o impianti sportivi e dove gli impianti sono funzionanti, quelli che sono aperti oltre l’orario scolastico sono a poco più del 40% nelle città del Sud e del 33% nelle Isole, contro l’oltre 60% nei capoluoghi di provincia del Centro-Nord. Ad oggi fatica la messa a terra degli stanziamenti previsti del Pnrr, con più del 40% degli interventi bloccati nella fase iniziale di progetto.
Gli esempi virtuosi finanziati anche con i fondi Pnrr
Per quanto riguarda la sicurezza, gli edifici scolastici posti all’interno di isole pedonali sono l’1,9%, in Ztl il 4%, in Zone 30 il 13,6%, in strade scolastiche il 6,9%. Nel report, Legambiente segnala anche le buone pratiche, legate anche a singole realtà: dalle scuole di Trento e Bolzano in prima linea sul servizio mense scolastiche a km zero, alla scuola secondaria di primo grado Carducci-Purgotti di Perugia nata dove l’edificio scolastico di via Fonti Coperte era stato dichiarato inagibile a seguito del sisma del 2016, al servizio ‘Nidi comunali gratuiti per tutti’ attivato a Mantova nel 2021 e nel 2022. Sul fronte mobilità collettiva, si distinguono Prato, Torino e Lecce per attività di scuolabus e pedibus.
E ancora: la scuola secondaria ‘IV Novembre’ di Arezzo per il progetto di rigenerazione urbana, mentre a Roma prende il via il primo laboratorio delle Cer (Comunità Energetiche Rinnovabili), riguardo progetti sugli edifici scolastici, che l’amministrazione vuole realizzare uno per Municipio, per sperimentare questi nuovi modelli di condivisione di energia. La prima scuola romana che sarà il fulcro di una comunità energetica con finanziamento pubblico è l’Istituto comprensivo Moscati di via Padre Semeria, nell’VIII Municipio.
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