Ondata di occupazioni a Rome ma anche in Italia. Tra gli istituti della capitale il Cavour e il Vittoria Colonna, il liceo Mamiani in viale delle Milizie, l’Aristotele in via Giovanni Comiso, il Margherita di Savoia in via Cerveteri, la scuola alberghiera in piazzale Elsa Morante, l’istituto Gassman in via Pietro Maffi a Primavalle, il tecnico Armellini di via Colossi e la scuola Pirelli in via Rocca di Papa.
Neppure la linea dura minacciata dai presidi di tutti gli istituti è valsa a dissuadere i ragazzi dai loro propositi.
Oggetto della protesta, il decreto stabilità che minaccia la valenza legale del titolo di studio e i servizi pagati ma non erogati, necessari a soddisfare la denominazione di ‘università di secondo livello’ . Proprio gli studenti della facoltà di Architettura della Sapienza infatti, sono stati i primi ad occupare la sede dell’Ateneo per protestare contro la mancanza di laboratori, la chiusura del centro stampa prevista per il 25 novembre, la mancanza della mensa chiusa 4 anni fa e ora occupata da un campetto di calcio.
Prosegue anche l’occupazione dell’ala C di nuova realizzazione dello studentato De Lollis che ospita 110 posti letto pronti ma mai assegnati agli studenti meritevoli. I ragazzi hanno anche allestito un’aula studio aperta 24 ore su 24 ad accesso libero e gratuito. E oggi anche gli studenti di Tor Vergata si sono voluti riprendere gli 82 posti letti dello studentato “Boccone del povero” chiuso da 55 mesi e ancora non ristrutturato a causa della mancata erogazione dei fondi della legge L. 338/2000.
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