Occupazioni, scoppia il caso del Severi Correnti: “Danni per 70mila euro e aule inagibili, identificare responsabili”

Duro intervento del ministro dopo il caso di Milano: la scuola resterà inagibile fino al 17 febbraio

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara interviene sulla questione dell’occupazione del liceo e istituto tecnico Severi Correnti di Milano, occupato la settimana scorsa dal collettivo di studenti e vandalizzato. Lanciando anche un monito a tutte le scuole: “Esistono altri strumenti per un confronto pacifico e democratico tra gli studenti, uno di questi è l’autogestione. Le occupazioni creano gravi danni alla collettività, privano gli studenti del diritto costituzionale allo studio, impediscono l’attività amministrativa delle scuole: non devono più essere tollerate”.

Riguardo al caso di Milano Valditara spiega al question time: “L’occupazione dell’istituto ‘Severi’ a Milano avrebbe causato, secondo una prima stima comunicatami dalla preside, circa 70mila euro di danni. Risulta danneggiato anche materiale Pnrr da poco fornito alla scuola dal Ministero. L’occupazione è durata tre giorni ma ha causato una inagibilità dell’istituto che dal 30 gennaio si protrarrà fino al 17 di febbraio con grave pregiudizio per la formazione degli studenti”.

Il caso milanese

La questione si sta trascinando da giorni, con gli studenti che attaccano preside e giornali sostenendo che i danni siano meno di quelli raccontati e che sarebbero comunque opera di esterni entrati durante la notte. Aggiunge il ministro: “L’occupazione, secondo quanto segnalato dalla dirigente, sarebbe stata messa in atto da una trentina di studenti a fronte di circa 1.500 alunni frequentanti l’istituto. Gli occupanti, sempre secondo la testimonianza della preside, sarebbero entrati a scuola con il volto coperto da passamontagna e avrebbero fatto barricate per ostruire gli ingressi”. In queste condizioni, osserva il ministro, “individuare i responsabili dei danneggiamenti non è semplice. Ritengo indispensabile che i dirigenti scolastici si attivino, così come prevede la legge, per segnalare le occupazioni alle forze dell’ordine così che queste possano procedere a identificare gli occupanti e si possa dunque agire in giudizio per il risarcimento dei danni”.

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