Nuovi dirigenti e funzionari al ministero dell’Istruzione: bocciata “l’infornata” di Bianchi

Non ci saranno le nuove assunzioni previste dal ministro Patrizio Bianchi per il dicastero di Viale Trastevere sfruttando i soldi del PNRR. “Così si generano troppi precari”.

Bocciatura in vista per il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Questa volta però interrogazioni, tesine e compiti in classe non c’entrano nulla. Il numero uno della scuola italiana, infatti, si è visto bocciare la sua idea di allargare il Ministero di Viale Trastevere con l’assunzione di nuovi direttori generali e un’infornata di funzionari sfruttando le risorse previste dal PNRR: una proposta però – come svela oggi il Fatto Quotidiano – che è stata respinta al mittente dal Ministero dell’Economica che non sembra essere d’accordo con la manovra espansiva di Bianchi.

Il ministro dell’Istruzione, infatti, aveva proposto di mettere a bilancio cinque posti in più da direttore generale, 29 dirigenti di seconda fascia, 65 posti da funzionari di area III stabili e, soprattutto, altri 250 funzionari da assumere a tempo determinato. Il piano prevedeva procedure semplificate, puntando ad esempio su prove orali, insieme a uno stanziamento di 800mila euro per gli uffici che collaborano direttamente con il ministro.

Un piano però che non ha convinto chi ha il compito di far quadrare i conti: dalla Ragioneria dello Stato è stata prima rilevata la necessità di un maggior dettaglio nei criteri utilizzati per quantificare quanto richiesto. Ma la vera bocciatura è arrivata riguardo al fatto che il ministero ha già aumentato di recente il suo organico e che queste nuove assunzioni non farebbero altro che aumentare il carico di “dirigenti precari” del dicastero di Viale Trastevere.

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