Niente più numero chiuso, almeno per le facoltà umanistiche della Statale di Milano. L’ateneo meneghino ha deciso di rinunciare al ricorso al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso dell’associazione Udu, Unione degli universitari. Lo ha comunicato l’università in una nota in cui ha annunciato che domani saranno aperte le immatricolazioni per le facoltà oggetto dell’ordinanza del Tar. «Considerando in questo momento assolutamente prioritario rispetto ad ogni altra circostanza il proprio dovere istituzionale nel garantire il corretto avvio delle lezioni, e volendo porre fine al clima di incertezza creatosi all’indomani della sentenza del Tar, la Statale di Milano ha deciso di rinunciare al ricorso al Consiglio di Stato, rimandando al giudizio di merito la difesa delle proprie posizioni», si legge nella nota. «La procedura di ricorso, data la complessità degli elementi in gioco e le implicazioni anche di rilievo nazionale – prosegue l’ateneo milanese – potrebbe richiedere infatti una tempistica non compatibile con la primaria esigenza del regolare inizio dell’anno accademico».
“È una vittoria, su tutta la linea, dell’Unione degli Universitari e dello studio Bonetti Delia e di tutti gli studenti – afferma Carlo Dovico, Coordinatore metropolitano UDU Milano – ci aspettiamo che per senso di responsabilità verso tutta la comunità accademica, il Rettore Vago ritiri la delibera e faccia decadere i motivi del contendere, rinunciando quindi alla difesa: i test a marzo sarebbero insostenibili e dannosi per tutto l’ateneo milanese.” Inoltre gli studenti rilanciano chiedendo al rettore di chiedere il ritiro del D.M. 987/16 e l’abrogazione della legge 264/99. Da domani 8 settembre e fino al 16 ottobre 2017, saranno quindi aperte in Statale le immatricolazioni ai corsi di laurea in Filosofia, Lettere, Scienze dei Beni culturali, Lingue e letterature straniere, Storia, Scienze umane dell’ambiente, del territorio e del paesaggio. Tutti gli studenti interessati, compresi coloro precedentemente iscritti ai test di ingresso, dovranno immatricolarsi ex novo e il contributo versato per la domanda di ammissione ai test sarà rimborsato.
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