Notti prima degli esami: 6 in tutte le materie

Con la maturità alle porte, il Ministero dell’Istruzione evidenzia alle scuole, le normative inerenti a corretto svolgimento degli esami, tra cui l’ammissione dei soli studenti che avranno conseguito il sei in tutte le materie, incluso il voto in condotta.
L’obbligo della sufficienza in ogni insegnamento, è stato introdotto dal Dpr 122 del 22 giugno 2009 e, precisato, dalla circolare del Miur 15 ottobre 2009 n. 85, come è decretato dall’ordinanza 5 maggio 2010 n. 44 (Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali) in cui elencano i prinicpi di attuazione.
Nei confronti dei candidati valutati positivamente in sede di scrutinio finale- si legge. (votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l‘ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi), il consiglio di classe, nell’ambito della propria autonomia decisionale, adotta liberamente criteri e modalità da seguire per la formalizzazione della deliberazione di ammissione.
Oltre a spiegare che un eventuale cinque in condotta precluderà l’accesso alle prove d’esame, il provvedimento ricorda che la prima prova scritta si svolgerà martedì 22 giugno mentre la seconda e la terza si terranno, rispettivamente, mercoledì 23 e venerdì 25 alla stessa ora.
Agli esami potranno partecipare i candidati esterni che abbiano superato l’esame preliminare, previsto dalla nuova normativa, durante il quale dovranno riportare la sufficienza in tutte le materie.
La verifica delle conoscenze dei candidati esterni si svolgerà nel mese di maggio e comunque prima della conclusione dell’anno scolastico, per dare la possibilità ai consigli di classe di valutarne la compatibilità con gli esami conclusivi.
Per quanto riguarda la partecipazione dei candidati che accedono alla maturità, per merito, al termine del quarto anno: dovranno riportare “non meno di otto decimi in ciascuna materia” nel penultimo anno e “una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in ripetenze nei due anni predetti”. La lode potrà essere attribuita a chi possiede l’otto in tutte le materie e il credito massimo per l’ultimo anno e il punteggio unanime più alto nelle singole prove d’esame.
Negli istituti che attuano sperimentazioni “autonome” di solo ordinamento o “non assistite” (dette anche minisperimentazioni) e sperimentazioni “assistite” dette anche coordinate (es. P.N.I.), i candidati esterni devono dichiarare, nella domanda di partecipazione agli esami, se intendono sostenere gli esami sui programmi oggetto di sperimentazione o sui programmi previsti per i corsi ordinari.
Per leggere il contenuto integrale dell’ordinanza si può scaricare il testo dal sito del Miur

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