New York, il college saluta Claudio morto a 17 anni nel campus. La famiglia accusa l’istituto

I familiari, che si dicono “scioccati e distrutti” da quella che definiscono “una morte insensata” spiegano che è “in corso una indagine completa”. Gli inquirenti statunitensi stanno ancora attendendo l’esito dell’autopsia. Lo zio: “Era un ragazzo sano”

Una serie di palloncini bianchi, su cui avevano scritto dediche e messaggi, sono stati fatti volare in cielo per Claudio Mandia. Così gli studenti della EF Academy di Tarrytown, a nord di New York, hanno dato l’ultimo a saluto al 17enne di Battipaglia trovato morto nella sua stanza al campus, la notte tra giovedì e venerdì.

Il decesso di Claudio

I genitori erano arrivati dall’Italia proprio venerdì per festeggiare con lui i suoi diciotto anni, quando sono stati raggiunti dalla notizia. Lo zio del ragazzo, Pietro Benesatto, ha parlato di “cause naturali”, escludendo l’ipotesi che il nipote potesse essere stato vittima di aggressione. La polizia ha ascoltato i compagni di Claudio nel tentativo di ricostruire le ore precedenti al momento in cui il ragazzo è rientrato nella sua stanza. Sull’account Facebook della Academy, una scuola esclusiva di lingue, frequentata da studenti che arrivano da tutto il mondo, con rette di 42 mila dollari l’anno, non appare nessun riferimento alla tragedia. Nell’istituto che Claudio aveva scelto per formarsi e imparare la lingua è stato organizzato un incontro per ricordare il 17enne. Il giovane sognava di diventare un manager e di lavorare nel campo dell’economia ed è per questo che aveva deciso di vivere negli Stati Uniti.

La reazione della famiglia

La famiglia ha inoltre spiegato che il giovane è stato stroncato da un malore, mentre lo zio del ragazzo, Pietro Benesatto, dice che “Claudio non era malato, era sanissimo. I medici dovranno appurare cosa è accaduto”. Lo zio esclude pure l’ipotesi dell’aggressione ma è ancora tutto da vedere dato che gli inquirenti statunitensi non hanno ancora sciolto le riserve e attendono prima di conoscere l’esito dell’autopsia per appurare i motivi del decesso.

“Sono cose che non dovrebbero mai accadere, soprattutto in giovane età”, ha rimarcato ancora la sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, che sta seguendo a distanza l’evoluzione della vicenda, garantendo supporto e vicinanza ai familiari. Nella giornata di domenica il Comune ha avuto contatti con il Consolato italiano, al quale ha provveduto ad inviare tutti i documenti necessari per poter organizzare il rientro dagli Stati Uniti della salma. Non è ancora chiaro, però, se ciò potrà avvenire già nella giornata di lunedì o se servirà qualche giorno in più per espletare gli atti burocratici.

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