Nelle scuole superiori aumentano i bocciati e i rimandati a settembre. In Puglia e Calabria il record di studenti promossi

Il Ministero dell’Istruzione ha reso noti i dati sugli ammessi alle classi successive sia nelle scuole secondarie di primo grado che in quelle di secondo grado. Cresce il numero di studenti che deve ripetere il primo anno (l’8,1% contro il 7,1% del 2021) mentre al Sud la media degli alunni promossi è sopra a quella nazionale (ampiamente superiore all’80%).

In crescita i promossi della scuola di primo grado, diminuiscono invece i non ammessi agli scrutini di giugno nella scuola secondaria di II grado, ma aumentano studentesse e studenti con sospensione del giudizio e quindi “rimandati a settembre”. Dopo i dati sui promossi e bocciati all’esame di maturità il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato sul suo sito i dati relativi agli esiti degli scrutini delle scuole secondarie di primo e di secondo grado.

Nelle scuole medie gli ammessi alla classe successiva del primo e del secondo anno sono il 98,5%. Stabile il dato rispetto all’anno scorso (erano il 98,3%). A livello regionale, il tasso di ammissione alla classe successiva più elevato si registra in Molise (99,5%) e, a seguire, in Basilicata (99,2%) e in Puglia (99,1%).

Nelle scuole superiori il 75,5% delle studentesse e degli studenti è stato ammesso alla classe successiva. L’anno scorso era stato il 76%. Calano in maniera omogenea i non ammessi nei vari indirizzi: nei Tecnici passano dal 9,4% all’8,9%, nei Professionali dal 10,8 al 10,3% e nei Licei dal 3,8% al 3,4%. La Regione che registra il maggior numero di ammessi alla classe successiva è la Puglia (82,8%). A seguire, la Calabria (82%), la Basilicata (81%) e la Sicilia (81%). Il 6,2% delle ragazze e dei ragazzi dovrà ripetere l’anno scolastico. Una lieve flessione rispetto all’anno scorso quando i non ammessi sono stati il 6,7%.

Il primo anno, evidenzia ancora il Ministero dell’Istruzione, si conferma quello che presenta maggiori criticità: l’8,1% dovrà ripetere l’anno scolastico, in aumento rispetto al 7,1% del 2020/21. Infine, gli scrutini di fine anno fanno emergere anche un incremento delle sospensioni di giudizio: alunne e alunni che dovranno recuperare almeno un’insufficienza sono il 18,3% (l’anno scorso erano il 17,3%).

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