Nasce il COSAU

Le organizzazioni autonome rappresentative della docenza universitaria, ADU, CIPUR, CNRU, CNU, CSA (della CISAL-Università, constatano che l’unitarietà dei problemi dell’Università impone la necessità di interpretare in maniera omogenea la rappresentanza del personale docente degli Atenei italiani.Alla luce di questa constatazione hanno costituito il “Coordinamento Organizzazioni e Sindacati Autonomi dell’Università” (COSAU) allo scopo di fornire ai docenti delle Università italiane uno strumento per la disamina dei problemi e la elaborazione di proposte

Le organizzazioni autonome rappresentative della docenza universitaria, ADU, CIPUR, CNRU, CNU, CSA, constatano che l’unitarietà  dei problemi dell’Università impone la necessità di interpretare in maniera omogenea la rappresentanza del personale docente degli Atenei italiani.

Alla luce di questa constatazione hanno costituito il “Coordinamento Organizzazioni e Sindacati Autonomi dell’Università” (COSAU) allo scopo di fornire ai docenti delle Università italiane uno strumento per la disamina dei problemi e la elaborazione di proposte, basate sulla esperienza e sulla conoscenza intrinseca dei problemi, miranti al miglioramento del sistema universitario e alla difesa della dignità degli operatori che nel suo contesto producono cultura e scienza a sostegno del progresso della Società.

Le suddette organizzazioni libere, autonome, apolitiche ed apartitiche, rappresentative dei professori e ricercatori universitari e di ogni persona che a qualunque titolo svolge attività di ricerca all’interno delle Università italiane, intendono con questa iniziativa coordinare la rappresentanza dei loro associati che operano nell’ambito della ricerca e della didattica universitaria al fine di realizzare una più efficace tutela dei loro interessi morali ed economici e di acquisire una migliore riconoscibilità, visibilità ed operatività in ogni rapporto con altre organizzazioni, enti ed istituzioni.

Il COSAU si propone di perseguire, nell’immediato, i seguenti obbiettivi:

1 – La costituzione di un organismo rappresentativo della comunità scientifica nazionale (es. un CUN rivisitato) capace di realizzare un “Coordinamento delle autonomie” e di prospettare le soluzioni più idonee a rendere il Sistema funzionale agli interessi del Paese.

2 – La definizione di un modello di valutazione, serio, obbiettivo e basato su criteri definiti, delle attività di ciascun ateneo, delle sue articolazioni (facoltà, dipartimenti) e dei soggetti in esso operanti a livello sia di attività istituzionali che gestionale, capace di correlare strettamente la valutazione sia alla erogazione delle risorse assegnate agli atenei che alla carriera del personale.

3 – L’accreditamento degli atenei, e dei percorsi didattici da essi attivati, da parte di un organismo superiore in base a criteri trasparenti e predefiniti.

4 – La definizione di un modello innovativo della figura di docente con distinzione netta fra procedura di assunzione e processo di progressione nella carriera. Il professore assunto sulla base di una valutazione di idoneità  collocata a ridosso di un percorso formativo “a contratto” dovrebbe avere l’obbligo di sottoporsi periodicamente ad una valutazione che condizioni il passaggio alle classi superiori. Inoltre, per evitare fenomeni di localismo, si dovrebbe introdurre il principio della mobilità, obbligatoria in almeno uno dei passaggi di status fra laurea, dottorato e contratto pre-ruolo e favorita ed incentivata all’interno del ruolo.

5 – La promozione di una rivisitazione dell’organizzazione della didattica e della sua articolazione (laurea triennale, laurea specialistica, dottorato di ricerca), in modo da renderla rispondente alle reali esigenze della società in generale e del territorio in particolare.

6 – La chiarificazione delle regole che normino rapporti fra Facoltà di Medicina e Servizio Sanitario Nazionale.

Il COSAU, nel prendere atto dell’approvazione della legge di riforma dell’Università ritiene che tale legge, per molti dei suoi contenuti, non sia in grado di risolvere i veri problemi dell’istituzione. Nonostante questa riserva ritiene doveroso dare il proprio contributo alla predisposizione dei numerosi e importanti decreti previsti dalla legge stessa e, nella consapevolezza della loro pesante incidenza sull’organizzazione e gestione degli atenei, dichiara la propria disponibilità a contribuire a definirne i contenuti.

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