Napoli, il Comune scrive alle scuole: “Risparmiate luce e gas”

L’assessora Striano invia una nota: “Invito a un consumo responsabile, controllate anche che i pc siano chiusi”

“Per il contenimento della spesa energetica anche le scuole sono chiamate a fare la loro parte” afferma l’assessora comunale all’Istruzione Maura Striano. Che ha inviato ai presidi di tutti gli istituti di Napoli, dagli asili alle superiori, una nota che invita a risparmiare metano ed energia elettrica.
Il caro bollette grava anche sugli studenti di ogni età. Ed a pagare sono gli enti locali, Comune, Provincia o Città metropolitana. In Campania le bollette delle scuole, tra gas ed energia elettrica, arrivavano, fino a un anno fa, a oltre 130 milioni di euro.

Destinati a moltiplicarsi alla luce dei rincari vertiginosi cui si assiste in questi mesi. Costi impossibili da sostenere. E Palazzo San Giacomo affida all’assessora Striano un primo messaggio per sensibilizzare il mondo dell’istruzione a stringere la cinghia. Pur “garantendo – puntualizza Striano – che qualsiasi misura si adotti non pregiudichi il diritto allo studio degli studenti ” .

“Correggere la rotta”

Una nota generica, ma che mette gli istituti in allarme. ” Mi sono state segnalate scuole che tengono le luci accese per tutta la notte – spiega l’assessora – ed allora ho deciso che fosse giunto il momento di correggere la rotta. Il Comune sta lavorando ad un piano per il risparmio energetico che riguarderà tutta la città. E ci saranno linee guida anche per le scuole. Intanto il mio invito è per un consumo responsabile: innanzitutto spegnere le luci quando non ci sono bambini e ragazzi, controllare che i pc siano spenti, magari installare dispositivi di spegnimento automatico di tutti gli apparecchi e le luci nelle aule e nei corridoi. Non possiamo permetterci di non prestare attenzione ai consumi”.

Il liceo Giambattista Vico, a via Salvator Rosa, quasi ogni notte tiene accese le luci sul piano della presidenza, ad esempio. E il grande atrio della scuola Piscicelli, al Vomero, resta illuminato tutta la notte. “Ma non si tratta di una sceltasuperficiale – afferma la dirigente Gabriella Talamo – C’è innanzitutto un problema di vigilanza. E c’è una Madonnina cui gli abitanti della zona sono molto legati. Non posso lasciarla al buio e negare la devozione. E comunque dopo il Covid e i sacrifici imposti ai nostri bambini non possiamo continuare a negare loro la normalità. Con il Consiglio di circolo ci siamo chiesti se sarà possibile tenere la palestra aperta per le attività motorie nel pomeriggio, fino alle 19.30. Può darsi che saremo costretti a rinunciarvi per risparmiare luce e riscaldamento. Ma preferisco pensare positivo: le scuole devono essere le ultime a subire tagli; i nostri bambini restino il primo pensiero di tutti gli amministratori”.

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