Nonostante la difficile situazione che il Paese sta vivendo, il Ministero dell’Istruzione sta puntando ad un processo di modernizzazione, attraverso l’Agenda digitale: «Io credo – ha detto il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo – che esistano alcune strade che valga la pena percorrere». E l’Agenda digitale italiana potrebbe essere «una grande occasione per guardare all’obiettivo di contenimento della spesa con le lenti del piano economico-patrimoniale e non con quelle della mera contabilità di Stato».
«Gli obiettivi di riconfigurazione strutturale della macchina pubblica e della sua riconduzione ad efficienza attraverso la digitalizzazione dei suoi processi – ha detto – sono a mio parere così prossimi nel tempo da consentirci di immaginare un piano di investimenti specifici all’Agenda Digitale compatibili con l’attuale situazione di finanza pubblica».
Tra i progetti in partenza: Scuola in Chiaro open data, che intende rendere pubblicamente accessibili i dati sulla scuola italiana e Smart cities. L’obiettivo ultimo, ha concluso il ministro, è fare dell’Agenda digitale «uno strumento non solo di innovazione tecnologica, ma anche sociale, e che dia un contributo reale al miglioramento della qualità di vita dei cittadini».