“Il Vesuvio esploderà improvvisamente con una potenza mai vista”. Sono lontane nel tempo, ma ancora attuali le parole di Flavio Dobran, professore della New York University, esperto di geologia e vulcanologia.
Dorban, che conosce bene il vulcano partenopeo, ha spiegato nei dettagli le sue dichiarazioni: “Valanghe di fuoco rotoleranno sui fianchi del vulcano alla velocità di 100 metri al secondo e una temperatura di 1000 gradi centigradi. Questo distruggerà l’intero paesaggio in un raggio di sette chilometri, spazzando via strade e case, bruciando alberi, asfissiando animali, uccidendo forse un milione di esseri umani”. Il tutto in appena 15 minuti”.
La domanda, comunque, è quando ci sarà l’esplosione. “Non possiamo prevederlo – precisa il ricercatore, che sottolinea come il medesimo destino sarà inevitabile anche per l’Etna -. Certo non sarà tra due settimane, però sappiamo con certezza che il momento del grande botto sia per l’Etna che per il Vesuvio, anche se è su quest’ultimo che i nostri test si sono soffermati con particolare attenzione. La conferma viene dalla storia: le eruzioni su larga scala arrivano una volta ogni millennio. Quelle su media scala una volta ogni 4-5 secoli. Quelle su piccola scala ogni 30 anni. Ebbene, l’ultima gigantesca eruzione su larga scala è quella descritta da Plinio il Vecchio: quella che il 24 agosto del 79 dopo Cristo distrusse Ercolano e Pompei uccidendo più di duemila persone. La più recente eruzione su media scala è quella del 1631, che rase al suolo Torre del Greco e Torre Annunziata, facendo 4 mila morti in poche ore”.
Non è certo la prima volta che il professor Dorban si occupa della questione Vesuvio: già in passato, infatti, aveva scritto ben due libri sulla stessa tematica, con approfondimenti sull’evacuazione e sulla prevenzione in vista di una possibile eruzione.
C’è da sottolineare, poi, che le dichiarazioni del professore risalgono oramai al lontano giugno 2012. La questione, quindi, resta molto complicata e va analizzata con le pinze, per evitare di cadere in allarmismi che si rivelano del tutto infondati e inutili.
RN