Medicina Veterinaria – parola alla docente: il percorso è molto impegnativo ma accessibile a tutti, va affrontato con motivazione

Corriereuniv.it in occasione del lancio delle guide digitali di orientamento, studiate per gli studenti in tempo di Covid ha intervistato Giorgia della Rocca.

Direttore Scientifico Centro di Ricerca sul Dolore Animale (CeRiDA) Referente del Dipartimento per Orientamento e tutorato, Dipartimento di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Perugia

Competenze di entrata per Veterinaria. Si tratta di un corso accessibile a tutti?

I nostri studenti e studentesse provengono da ogni indirizzo scolastico. Lo studio dei test presuppone lo studio delle materie base del primo anno, quindi superati i test il percorso, anche se molto impegnativo, è accessibili a tutti. Per superare la prova di ingresso è fondamentale studiare e ripassare a seconda della preparazione i libri di testo delle materie oggetto della prova: biologia, chimica, fisica matematica; esercitarsi sulla logica e attenzione alla cultura generale. Consiglio di leggere le modalità e contenuti delle prove, emessi dal Miur in cui vengono descritti nel dettaglio gli argomenti, le modalità di iscrizione e svolgimento della prova, lo scorrimento della graduatoria. Non c’è un peso diverso tra le materie; l’unica differenza è che se si passa il test, con un debito scientifico, si dovranno fare corsi di recupero. Importante inoltre, fare molta pratica con i test. Oltre ai corsi privati di preparazione, ci sono corsi preparatori universitari. Non ci sono ostacoli per chi affronta i test con consapevolezza.

Quali sono le caratteristiche principali del corso?

Come dicevo si tratta di un corso molto impegnativo e va affrontato con un’autentica motivazione. La frequenza è obbligatoria e coinvolge l’intera giornata dello studente. Da considerare inoltre che come si dice in gergo, che lo studio va dal forcone alla forchetta, vale a dire, la formazione verte molto sugli animali da reddito (animali da allevamento) che alleviamo per nutrirci; molte discipline riguardano la tutela della salute, la diagnosi, ma anche tecniche da mettere in atto per migliorare la produttività dell’animale. Alcune materie riguardano la produzione degli animali, la salubrità dell’uomo per la nutrizione umana. Molti tirocini si svolgono nei mattatoi, negli allevamenti, Durante gli anni si svolgono visite presso allevamenti, industrie di trasformazione degli alimenti. Già dal primo anno – abbiamo la settimana verde che si articola nella presenza degli studenti presso un’azienda zootecnica. Si analizzano le buone pratiche di macellazione. La stessa ispezione igienica degli alimenti, inizia con l’analisi delle carcasse.

Quali son i principali bocchi professionali?

Le possibilità sono molteplici e in diversi campi. Si può svolgere l’’attività libero-professionale che riguarda sia gli animali da affezione (cane, gatto, animali esotici, cavallo) che quelli da reddito. Si può lavorare presso il Servizio Sanitario Nazionale (ASL, IZS), svolgere servizi veterinari all’interno delle forze di polizia (forestale, guardia di finanza, NAS, polizia frontaliera, ecc.). Così come lavorare nell’ Industria pubblica e privata (zootecnica, farmaceutica, mangimistica, di controllo sulla produzione e distribuzione degli alimenti di origine animale), nelle organizzazioni internazionali, nelle agenzie di cooperazione e sviluppo, negli enti di ricerca.

Già dagli anni adolescenziali aveva deciso che si sarebbe iscritta a Veterinaria?

Vivevo in campagna e avevo cavalli, fin da bambina sapevo che avrei studiato veterinaria. Tuttavia durante gli anni universitari, ho cambiato tante volte idea. Dal dedicarmi ai cavali, alla diagnostica per immagine, allo studio del comportamento dei felini in Africa. Ho immaginato tutto, tranne quello che effettivamente faccio. Per mie caratteristiche personali non pensavo di essere adatta all’insegnamento e invece ho scoperto che mi entusiasma poter trasferire e condividere la conoscenza. E sembra che “piaccia abbastanza” ma soprattutto piace tantissimo a me.

Un augurio alle matricole?

Fare una scelta oculata e ponderata, scegliere quello che gli piace, devono andare a guardare i piani di studio, le materie che vengono studiate, la maggior parte delle materie deve piacere. Bisogna essere profondamente convinti, soprattutto per veterinaria che è un percorso molto impegnativo.

Amanda Coccetti

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