Medicina, i primi arresti alla vigilia del test

1368825.jpgSapeva di essere indagato ormai da un anno, ma l’arresto alla vigilia dei nuovi test di ingresso per i corsi di Medicina non se lo aspettava. Marcantonio Pollice, biologo ed ex docente di liceo in pensione, è agli arresti domiciliari da questa mattina, quando la Guardia di Finanza ha messo il primo punto alle indagini iniziate un anno fa sulla truffa scoperta alle prove di accesso della facoltà barese.
L’accusa per Pollice è di essere a capo dell’associazione per delinquere che avrebbe compiuto illeciti il 4 e 5 settembre 2007, prima e durante le preselezioni per accedere alle facoltà a numero chiuso di medicina e odontoiatria nelle università di Bari, Foggia, Chieti e Ancona. Il biologo è stato posto agli arresti domiciliari con le accuse di associazione per delinquere e truffa pluriaggravata. Il provvedimento restrittivo è stato firmato dal gip del tribunale di Bari Giulia Romanazzi, su richiesta del pm inquirente Francesca Romana Pirrelli. Nonostante sapesse di esser indagato da circa un anno – si dice nel provvedimento restrittivo – Pollice aveva continuato quest’estate, come già era accaduto lo scorso anno, a tenere lezioni di preparazione ai candidati ai test di ammissione alle facoltà di medicina e di odontoiatria.
Attualmente sono 136 gli indagati dalla procura di Bari nell’inchiesta avviata un anno fa. Gli studenti indagati per truffa ai danni dello Stato sono poco più di 50, poi ci sono numerosi genitori degli studenti, Pollice e due docenti universitari di Bari e Ancona. Nei confronti degli indagati vengono ipotizzati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa.

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